Allegri: "Ronaldo impressionante ma da solo non è più forte della Juve"

Il tecnico non si sbilancia sulla Champions: "Per vincerla serve un po' di fortuna. Quest'anno non ci sono favorite"
Il nuovo allenatore: Massimiliano Allegri© LAPRESSE
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ROMA - Massimiliano Allegri, in una lunga intervista rilasciata a L'Equipe, esalta Cristiano Ronaldo e si racconta a 360°: "Ronaldo è un esempio incredibile a livello mentale. Ha vinto cinque Palloni d'oro e cinque Champions League eppure si pone sempre degli obiettivi. La differenza tra vincere e perdere è che per vincere ti devi sacrificare ed essere sempre in grado di lavorare al meglio, ma da solo non è più forte della Juventus. La Champions si vince anche con un po' di fortuna, oltre che con le condizioni poste durante la stagione per arrivare in maniera ottimale dal punto di vista fisico e mentale". Per quest'anno non ci sono favorite: "In questa stagione, la Champions League mi sembra molto aperta. Non vedo nessun favorito, non c'è un club dominante come il Real Madrid che ha vinto tre volte di fila. Alcune big possono cadere già in questi ottavi di finale, vedremo dai quarti in poi. Sicuramente il PSG fa parte del novero di club che possono lottare per la vittoria".

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L'allenatore ideale

Allegri torna anche sulla tematica del modo migliore per allenare una squadra, che spesso lo ha visto in contrapposizione con i media e con altri tecnici: "Il tecnico migliore è quello che danneggia meno la sua squadra durante la partita. Dal lunedì al venerdì si fa un lavoro, quello della domenica è un altro. Un allenatore deve sentire il momento e capire quali soluzioni adottare contro l'avversario. A volte non si ha il tempo per pensare ma solo per agire. Penso che un tecnico debba dare una buona organizzazione ma anche lasciare liberi i giocatori di creare e divertirsi. Non sono mai i numeri a determinare un risultato: se vai sul 2-0 e lasci il possesso palla agli avversari, a fine partita ti dicono che non hai fatto possesso, anche se è stata una tua decisione. Qual è il problema? Penso che i gol più belli siano quelli che arrivano in contropiede, anche se il possesso palla è importante per controllare una partita. Se giochi contro una squadra che tiene dieci uomini nella sua metà campo devi fare per forza possesso, ma qual è il tuo merito? I numeri vanno sempre interpretati".


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