© Getty ImagesROMA - Dalla Russia con amore e voglia di giocare. Almeno è questa l’intenzione di Aleksandr Kokorin, attaccante russo con un passato burrascoso e con l’intenzione di voltare definitivamente pagina. Oggi sogna l’Italia, in patria qualche settimana fa parlavano di un possibile interessamento da parte della Lazio. Il ragazzo classe ’91 gioca al Sochi, ma è in prestito dallo Zenit con il quale ha il contratto in scadenza a giugno. Guadagna tanto, circa 9 milioni di euro, ma i soldi per lui sono l’ultima preoccupazione. Cerca rivalsa fuori dai confini della sua nazione. Esploso nella Dinamo Mosca, poi allo Zenit. Con una nomina: fuoriclasse dal carattere difficile. Gol, lampi di genio, pistole, champagne e bravate per riassumere i suoi 29 anni. Si è rilanciato sulle rive del Mar Nero dopo un anno di carcere. Insieme a suo fratello Kiril e al compagno di nazionale Mamaev, aggredirono un funzionario russo all’interno di un bar.
Il rilancio
Ha segnato 3 gol in 4 partite da quanto è tornato, è un talento indiscusso mai diventato campione per via dei suoi comportamenti da "cattivo ragazzo". Era un pupillo di Fabio Capello quando l’ex Milan era ct della Russia. Seconda punta molto forte tecnicamente che ha sempre avuto un feeling particolare con il gol. In patria qualche settimana fa mettevano anche la Lazio sulle sue tracce, lui ai microfoni di Sport24 ha commentato: “Ora rifletto e ascolto. In segreto posso dire che ci sono già squadre che hanno contattato il mio entourage. Ci sono offerte non dalla Spagna o dall’Inghilterra, ma dall’Italia. Vorrei giocare con Inter o Milan, oppure competere con loro. Questa è la mia idea”.