PERICOLI - Ad oggi, infatti, nulla vieta ad un giocatore con il con-tratto in scadenza di dire: basta dopo il 30 giugno non gioco più. Non avendo ancora firmato con un’altra squadra, magari non intende correre il pericolo di far-si male e di rimanere a spasso. Oppure, se ha già un accordo in mano, potrebbe essere la nuova squadra a imporgli di non andare oltre. E se influissero pure gli interessi di campo? Nel senso che una squadra potrebbe trovare vantaggioso togliere una risorsa ad una rivale, per il campionato o per una Coppa. Lo stesso meccanismo potrebbe scattare anche nel caso dei prestiti, con i giocatori richiamati immediatamente alla base. Attenzione, non è che andrebbero a rinforzare i club di appartenenza, semplicemente resterebbero fermi senza giocare.