FERRARA - C’è una storia di mercato di cui il calendario potrebbe anche farsi beffe. Anzi, le storie sono due e riguardano Kevin Bonifazi (che nelle ore scorse ha pianto la scomparsa del nonno Silvano) e Lucas Castro. La Spal li ha accolti a gennaio nella finestra invernale, con l’intenzione però di garantire a entrambi una permanenza duratura indipendentemente dall’esito della stagione corrente. Il riscatto, insomma, non è mai davvero stato in dubbio: la formula contrattuale individuata al momento della firma era solo una formalità e faceva scattare la permanenza automatica a Ferrara non appena si fosse realizzata una determinata condizione, quella cioè di disputare una gara dopo il primo aprile. Solo che il brusco stop per via del Covid-19 ha fatto sì che l’ultima gara disputata dalla Spal venisse giocata l’8 marzo a Parma e il futuro di Bonifazi e Castro, qualora non si dovesse riprendere a giocare, tornerebbe in ballo. Di fatto il riscatto previsto dal contratto non potrebbe essere esercitato. E chissà se le strategie non finirebbero per cambiare.
Qualora non si riprendesse a giocare, quantificare il danno economico richiederà cifre a tanti zeri. E certe spese di mercato potrebbero gravare parecchio: il riscatto di Bonifazi comporta un investimento da 12 milioni di euro, quello di Castro 3 milioni più uno di bonus.
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