ROMA - È un’Under 21 d’attacco, in grado però di non prendere nemmeno un gol nelle qualificazioni agli Europei. Nicolato l’ha voluta così: coraggiosa e offensiva. Uno sguardo ai convocati per cogliere l’essenza del suo progetto tattico: Scamacca, Cutrone, Pinamonti, Esposito e Sottil formano un reparto super. Il figlio d'arte (suo padre Andrea quest'anno ha salvato il Pescara) è tra quelli con più presenze in A, ma resta comunque umile: «Non ho ancora l'età per dare consigli ai miei compagni». Martedì sarà bagarre per assicurarsi uno dei tre posti lì davanti (modulo 4-3-3) contro la Svezia – ore 18.30 a Kalmar, diretta su Rai 2 – con la speranza condivisa di staccare presto il pass per la rassegna continentale. Il gruppo si è fortificato dopo i due casi di Covid-19 e i 5 cicli di tamponi in pochi giorni.
Sottil, come state affrontando questo momento?
«Con maturità e consapevolezza di dover stare attenti a tutto. Apprezziamo piccoli momenti quotidiani, come lo stare insieme sul campo, che prima davamo per scontati. Siamo diventati più uniti».
Svezia-Italia è un crocevia fondamentale. Siete secondi a -3 dall’Irlanda, che però ha due gare in più.
«La Svezia è un’ottima squadra, ma noi la stiamo studiando bene. Vogliamo conquistare il prima possibile la qualificazione».
Il Cagliari può essere un trampolino di lancio?
«Fiorentina e Cagliari sono allo scambio di documenti, manca solo l’ufficialità. Appena mi hanno proposto di andare in Sardegna non ci ho pensato un attimo: è una piazza sana dove c'è un bravo presidente come Giulini e Di Francesco, un allenatore che ha sempre valorizzato i giovani. Con lui posso [...]».
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