Dzeko-Juve, Milik-Roma: si chiude subito o salta tutto

La Juve mette fretta ai giallorossi. Tre club e due punte in gioco: soluzione imminente
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Roberto Maida

Subentra un nuovo elemento nella storia più intricata dell’estate: l’impazienza della Juventus. Dalle parole pronunciate da Fabio Paratici prima della partita con la Sampdoria, si evince che il tempo delle schermaglie sia esaurito: «Non esiste una situazione Dzeko, esiste una situazione attaccante. Non è detto che sia Dzeko. Ma non sarà Suarez». E siccome la tensione si aggiunge a quella della Roma, che deve chiudere in fretta con il Napoli per Milik, è ragionevole pensare che l’affare triangolare si possa sbloccare nel giro di poche ore. Oppure? Nulla. Salta tutto. O meglio, la Juve potrebbe prendere lo stesso Dzeko che non giocando a Verona ha raggiunto probabilmente il punto di non ritorno. Ma la Roma, che non ha un piano B realmente definito, potrebbe essere costretta a virare su una soluzione d’emergenza (Depay? Giroud?) per consegnare il centravanti a titolare a Fonseca.

L'intervento

Il problema ormai riguarda solo Fienga, De Laurentiis e l’entourage di Milik. Ieri, per stemperare focolai mediatici contagiosi, la Roma ha scritto un comunicato molto netto: «In merito alle indiscrezioni relative alla trattativa con il Napoli per il possibile trasferimento di Arkadiusz Milik, l’AS Roma smentisce qualsiasi illazione sullo stato della trattativa e ancor di più sulle condizioni fi siche del calciatore, per il quale nutre profonda stima e rispetto». La necessità di chiarire, su sollecitazione dello staff del giocatore, è stata avvertita dopo il viaggio di Milik a Saint-Moritz, nella clinica svizzera di riferimento della famiglia Friedkin. Il consulto con il professor Ahlbäumer, lo stesso ortopedico che i proprietari della Roma avevano suggerito a Zaniolo per l’intervento al ginocchio, è coinciso con un ritardo nella chiusura della trattativa con il Napoli. Da qui i sospetti, che la Roma ha voluto immediatamente allontanare.

Lo stallo

E allora: questione di soldi, al solito. Il Napoli deve accordarsi con Milik per una serie di pendenze relative allo scorso anno (si parla di circa 700.000 euro). E la Roma vuole spendere un po’ meno, soprattutto in termini di modalità di pagamento, per abbassare i rischi d’impresa di un investimento da 70 milioni complessivi: 26 per il cartellino, il resto per l’ingaggio (9 lordi) moltiplicato per i cinque anni di contratto. Già sono d’accordo invece le società sul trasferimento di due giovani al Napoli, che serviranno a ridurre l’esborso di liquidi della Roma. Si tratta del terzino destro Samuele Meloni e dell’attaccante Simone Modugno, entrambi del 2003.

Pressioni

La sensazione è che sia interesse di tutti arrivare a dama. Ma il Napoli ha un vantaggio: può attendere fino alla fine del mercato per liberarsi di un esubero, mentre Juve e Roma hanno bisogno di accelerare per completare le rispettive rose. Su Milik, nel frattempo, è sceso in campo in prima persona Paulo Fonseca. Gli ha telefonato, come già era successo con altri calciatori vicini alla firma con la Roma, spiegandogli che lo considera addirittura più adatto di Dzeko al suo sistema di gioco. Anche per questo Milik ha abbandonato l’utopia Juventus e si è accordato con la Roma.

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