Napoli, Insigne ora deve decidere. Boga è il piano B

De Laurentiis aspetta la decisione del capitano: in caso di addio nel mirino c'è l'attaccante neroverde
Napoli, Insigne ora deve decidere. Boga è il piano B© LAPRESSE
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Sembra quasi un tiki taka: io a te e tu a me. E poi ancora. E ancora una volta ieri: «Insigne?». Sì, presidente, facciamo il punto sul rinnovo: «Non dipende da noi: se Insigne penserà che la sua vita professionale debba concludersi a Napoli, siamo qui per accoglierlo a braccia aperte. Se invece penserà che il suo percorso a Napoli sia concluso, ce ne faremo tutti quanti una ragione. Lui per primo che lo deciderà e noi che dovremo accettare questa sua decisione». In un solo concetto: De Laurentiis passa la palla al capitano. Già, è proprio quello che ha spiegato chiaro e tondo in occasione della visita alla tappa napoletana di Race for the Cure, la più grande manifestazione mondiale dedicata alla prevenzione dei tumori al seno, di cui è presidente onorario: l'accordo si può fare, però soltanto se Lorenzo, 30 anni compiuti il 4 giugno, accetterà le condizioni del club. Ovvero: rinnovo fino al 2026; ingaggio che con la parte variabile può sfiorare i 5 milioni e dunque pareggiare quello attuale; niente bonus alla firma e niente diritti d'immagine. L'accordo però non c'è e come disse Insigne qualche settimana fa, «la questione non è facile», e intanto gennaio si avvicina e porterà lo status di parametro zero. Il futuro, insomma, è ancora un mistero, ma nel frattempo il Napoli valuta il piano-B: B come Boga del Sassuolo.

Il futuro di Insigne a Napoli

E allora, De Laurentiis esce allo scoperto. Anzi conferma la solita linea però con forza dirompente, considerando che il discorso pronunciato ieri vale un punto in calce all'ultimo incontro con Pisacane, il manager del capitano, andato in scena il 30 settembre. La sintesi è la seguente: il Napoli è fermo sulle proprie condizioni e aspetta la decisione del giocatore. Punto e basta. «La questione rinnovo? Bene, si parla e si discute. Ma ripeto: non dipende da noi. Nella mia vita, nel cinema così come nel calcio, non ho mai forzato la mano. Mai. E non forzare la mano significa lasciare democraticamente gli altri di decidere qual è la cosa migliore per la loro vita, la loro professione e il loro futuro». Come sopra, insomma. E appuntamento al prossimo incontro a data da destinarsi: in questo periodo, infatti, Pisacane è in America per questioni di lavoro. Questioni che per il momento non sembrano riguardare troppo da vicino Insigne: l'ipotesi Mls potrebbe prendere quota soltanto se non rinnoverà o se non troverà una soluzione gradita in Italia o in Europa. Gradito, invece, è il profilo di Boga, 25 anni il 3 gennaio e un ingaggio decisamente più leggero: il Napoli è vigile.

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