Calciomercato, agenti padroni: è guerra aperta con Fifa e Figc

Infantino vuole un tetto del 3% alle commissioni. Gravina: "Diventano così potenti perché qualcuno li paga..."
Calciomercato, agenti padroni: è guerra aperta con Fifa e Figc© AFPS
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Procure, intermediazioni e assistenze legali: è il calciomercato e fa girare fiumi di soldi nel sistema-calcio, alimentando un circuito che però scandalizza l'opinione pubblica. Il caso Vlahovic è solo l'ultimo della lista, ma a Napoli ricordano gli agenti di Pepé che sbarcarono in elicottero a Dimaro, l’arrivo dell’attaccante sfumò per le loro richieste esagerate. Secondo il report della Fifa, nel 2021 le commissioni corrisposte agli agenti sono ammontate a 450 milioni di euro. Nonostante la spesa dei club per i cartellini dei calciatori abbia registrato un calo per il secondo anno consecutivo (-13,9% nel 2021 e -23,4% nel 2020), questa riduzione non si è rispecchiata nelle provvigioni pagate ai procuratori che rispetto al 2020 sono persino aumentate dello 0,7%.

Commissioni

La Fifa vuole introdurre un tetto. Gli agenti, appellandosi al diritto comunitario, combattono invece per frenare quella che considerano un'invasione di campo. Di fatto, è una storia simile all'algoritmo di cui si parla per limitare le plusvalenze fittizie: nel mercato c'è una domanda e c'è un'offerta e due soggetti privati possono determinare il prezzo di qualsiasi servizio; chi stabilisce se è equo? Attualmente la Fifa "raccomanda" che le commissioni non superino il 3% della cifra stanziata nella trattativa, ma ora vuole imporlo con una norma. Si parla della nascita di una "Clearing House": i club pagherebbero la commissione direttamente alla federazione internazionale e questo organo di controllo, a sua volta, trasferirebbe il denaro agli agenti. I progetti di Gianni Infantino, però, si scontrano con una categoria difesa dai potentissimi Barnett, Mendes e Raiola. «Il presidente della Fifa Infantino sta solo facendo diktat - fu la risposta di Raiola a fine novembre - Le regole della Fifa sono vergognose, con loro non c’è nessun dialogo» (...)

La posizione della Figc

(...) Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, nell'intervista al Corriere dello Sport del 20 gennaio è intervenuto sul tema: «Come ci si difende dai procuratori monstre? Bisognerebbe chiederlo a quei presidenti che sono accondiscendenti con loro. Diventano così ricchi e potenti perché qualcuno li paga» (...)

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