Dall'asso all'osso

Leggi il commento del direttore del Corriere dello Sport-Stadio
Dall'asso all'osso
Ivan Zazzaroni
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Il battitore nemmeno troppo occulto dell’asta-mercato, di solito un quotidiano sportivo, parte lancio in resta urlando in prima: Frattesi! E tutti vanno su Frattesi: Inter, Milan, Juve, Roma. "Ma sono arrivato prima io!". Il giorno dopo è Scamacca! E tutti dietro a Scamacca: Roma, Milan, Lazio, Juve, Fiorentina. Che lentamente si defilano. Thuram! Ed è subito derby: quando il Milan è sicuro di averlo in pugno, interviene l’Inter e glielo porta via. Dia! Idem come sopra.

Il povero Sartori del Bologna, ministro abile ma senza portafoglio, non appena ha un’idea gliela fregano: è successo con Daniliuc, Doig, Dia, Kerkez, Schuurs. La fantasia è un posto dove ci piove dentro, diceva Italo Calvino. La mancanza di fantasia e denaro, un temporale dal quale si salva solo chi dispone di un ombrello. La crisi economica e di competenza del nostro calcio è testimoniata anche da questa caccia all’osso del vicino. Mentre gli arabi comprano tutto il comprabile e gli inglesi si sputtanano centinaia di milioni per giocatori che valgono la metà, noi dobbiamo accontentarci del poco che resta. E chi gode, di solito, è Giovanni Carnevali. Occhio al prossimo lancio.


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