Atalanta, Juric o Palladino in caso di addio di Gasperini

Il tecnico parlerà con la società per svelare il futuro e in caso di divorzio può arrivare un suo discepolo: tutti i dettagli
Patrik Iannarelli
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M'ama non m'ama, rimango o vado via, chiudo un cerchio oppure alzo l'asticella, ma lontano da Bergamo. Dubbi leciti, interrogativi genuini, domande quasi necessarie dopo la vittoria di un trofeo che all'Italia mancava ormai da 25 anni. Appena alzata al cielo d'Irlanda l'Europa League Gian Piero Gasperini ha dovuto rispondere a quel dilemma che ormai da settimane aleggia in tutta Bergamo. «Il futuro? Come dice il presidente alle volte sono un po' pesante. La verità è che voglio migliorare sempre, ho l'ambizione di fare sempre qualcosa in più. Resto? Devo parlare con il presidente tra domani e dopodomani. Adesso facciamo una festa enorme. Se dovessi scegliere il momento di uscire è questo, no? (ride). Dai, penso di no», ha dichiarato ai microfoni della Rai. Messaggi criptici, ma allo stesso tempo segnali abbastanza chiari: a breve ci sarà una svolta, in un modo o nell'altro.

Summit tra Atlanta e Gasperini, Napoli in attesa

Con la morsa del calendario meno stretta rispetto a qualche settimana fa le parti avranno la possibilità di incontrarsi nella giornata odierna: il Napoli vuole conoscere la risposta definitiva nel breve periodo, l'Atalanta ha bisogno di capire se il tecnico deciderà di rispettare la naturale scadenza del contratto o se opterà per la chiusura definitiva di un cerchio ormai perfetto. Diverse le ipotesi sul piatto della bilancia: la separazione consensuale dopo aver raggiunto un traguardo storico o la prosecuzione di un rapporto iniziato ormai nel lontano 2016 e che ha permesso ai nerazzurri di crescere in maniera esponenziale entrando di fatto tra i giganti (dalla porta principale). C'è però una terza opzione, quella di restare un altro anno e di giocarsi tre carte, ovvero Supercoppa italiana, Supercoppa europea e la nuova Champions League. Dalla parte opposta però c'è il fascino della sfida, dell'incognito, la possibilità di risollevare una squadra dopo una stagione sfiancante, che ha tolto energie mentali e fisiche un po' a chiunque.

Juric e Palladino sulla lista dell'Atalanta

E in caso d'addio? L'Atalanta potrebbe virare su Ivan Juric, figliol prodigo ed erede naturale del tecnico nerazzurro: un calcio a tratti simile ma più fisico, per certi aspetti un pizzico differente. L'intensità però è sempre la stessa. Sulla lista c'è pure Raffaele Palladino, altro discepolo gasperiniano che a Monza è riuscito ad esprimere la propria filosofia pallonara grazie a Andrea Colpani, altro prodotto del vivaio di Zingonia. Quel che è certo è che la società vuole mantenere alta l'asticella piazzata fin lassù dalla vittoria dell'Europa League, verrà dunque scelto un profilo in grado di saper dare la giusta linea di continuità con una squadra che al di là del trofeo europeo in otto anni ha conquistato quattro qualificazioni in Champions (senza tralasciare i piazzamenti record in campionato). L'ago della bilancia non riguarda dunque il club, tutto è nelle mani di un tecnico che ora vuole dare un'ulteriore scossa, come accaduto già negli anni precedenti: di sicuro oggi ci sarà un bel foglio sulla scrivania. Da riempire. O da lasciare in bianco, senza un'altra poesia.


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