Lookman, il retroscena all’Atalanta: la magica notte di Dublino e la tensione con Gasperini
BERGAMO - Tre estati fa l’arrivo a Bergamo. Alcuni lo avevano visto all’opera, seppur di sfuggita, quando il Leicester giocò in semifinale di Conference League contro la Roma. L’esplosione però è arrivata in maglia Atalanta, forse nel momento in cui la Dea stava ritrovando la propria identità dopo un passaggio a vuoto. Ma la storia nerazzurra di Ademola Lookman è cambiata nella magica notte di Dublino, una tripletta che ha trasformato la favola della Cenerentola atalantina in un’incredibile realtà.
Il trionfo in Europa League
Quello di Lookman è stato un arrivo in sordina: scovato per intuizione di Lee Congerton ai tempi del Lipsia, ai bergamaschi è costato circa 12 milioni di euro. Sin da subito Gian Piero Gasperini è riuscito a trarre beneficio dalle qualità dell’attaccante nigeriano: il Gasp lo ha forgiato sia dal punto di vista mentale che tattico, decisivo l’utilizzo nell’attacco a tre o come seconda punta. L’impatto immediato nel nuovo ruolo ha permesso ai lombardi di ritrovare certezze e quell’imprevedibilità che mancava dall’era Papu Gomez. Nella prima stagione ha toccato immediatamente quota 15 reti, la consacrazione è arrivata durante la stagione successiva: con Scamacca e De Ketelaere ha formato un tridente offensivo tra qualità e spettacolo, a cui sono stati aggiunti numeri da top club. E poi le magiche notti d’Europa League con la tripletta contro il Bayer Leverkusen e il primo trofeo, il momento più alto in maglia Atalanta.
La corte del Psg
Prestazioni simili hanno inevitabilmente attirato l’interesse delle big d’Europa. Alla vigilia della Supercoppa il Paris Saint-Germain ha sondato il terreno, con l’entourage del giocatore resosi disponibile a eventuali trattative. E il primo piccolo strappo si era percepito già con la richiesta di non allenarsi fino alla chiusura del mercato, salvo poi ricominciare la propria avventura quando il club non ritenne congrua l’offerta da 20 milioni avanzata dai parigini.
L'errore contro il Bruges
Calciatore riservato fuori dal campo, Lookman ha avuto qualche difficoltà ad ambientarsi in Italia. Lo scorso febbraio, nei playoff contro il Bruges, è tornato in campo dopo un fastidio al ginocchio, ma quell’errore dal dischetto ha rappresentato un ulteriore punto di svolta: prima lo sfogo di Gasperini, poi la pronta risposta social e un sorriso stiracchiato per andare avanti insieme fino a fine stagione. Il cambio in panchina aveva momentaneamente messo in pausa la separazione, l’affondo dell’Inter e il rilancio del Napoli hanno aumentato di nuovo le quotazioni di un addio dopo 118 presenze e 52 gol.