Lovato ha scelto il Bologna e Mihajlovic

Il giovane centrale dell’under 21 (nella stagione appena conclusa ha giocato a Cagliari) ha rifiutato la Salernitana perché convinto dal progetto dell’allenatore serbo
Lovato ha scelto il Bologna e Mihajlovic© Getty Images
Giorgio Burreddu
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BOLOGNA - Il è forte e chiaro, deciso: Matteo Lovato vuole il Bologna. Il difensore dell’Atalanta diverrà uno degli uomini di punta del club rossoblù, un tassello concreto e importante della difesa di Sinisa Mihajlovic. Lovato preferisce il Bologna alla Salernitana, il calciatore lo ha già fatto sapere e ha già accettato le condizioni che gli sono state proposte. Adesso è solo una questione di dettagli. Ma l’operazione è in dirittura d’arrivo, già nei prossimi giorni potrebbe arrivare l’ufficialità. Magari all’inizio della prossima settimana. Un’operazione frutto dei grandi rapporti tra il nuovo direttore tecnico rossoblù, Giovanni Sartori, e la sua ex squadra, l’Atalanta, che ha in mano il cartellino del giocatore. L’ex dirigente nerazzurro, arrivato da poco a Bologna, sta lavorando anche in questa chiave: gestendo per il meglio i vecchi rapporti e cercando di chiudere operazioni di qualità che possano rilanciare il Bologna nel modo migliore. Lovato fa parte di questo modus operandi, una modalità che Sartori utilizzerà anche nelle prossime operazioni.  

La volontà di Lovato

C’è fermento in casa Bologna per il primo, vero acquisto della nuova stagione. Con Medel che ad agosto compirà 35 anni, e con un reparto difensivo che ha bisogno di nuova energia (nonostante le conferme di Theate e di Soumaoro), l’arrivo di Lovato permette al club di guardare con ottimismo al futuro. Classe 2000, 22 presenze in A nella passata stagione con la maglia del Cagliari, Lovato stava cercando un club per lanciarsi definitivamente. Dopo un campionato con il Verona (20/21) e qualche apparizione con la maglia dell’Atalanta sempre l'anno scorso (7 tra campionato e Champions), l’esperienza al Cagliari è servita al difensore per arricchire il suo modo di gestire le situazioni. Con il Bologna Lovato è pronto a fare il grande salto. Soprattutto in un club come quello rossoblù, che dei giovani in rampa di lancio sta facendo la sua politica a ogni stagione.

La crescita di Lovato

Sarà questo il lavoro di Sartori e del neo-ds Marco Di Vaio. Se la lista di difensori comprendeva anche Goldaniga, Sutalo e Caldara, alla fine il Bologna ha trovato un accordo con Lovato. Merito del dialogo costruttivo che Sartori ha intavolato in queste settimane con l’Atalanta. Il manager, arrivato da pochi giorni a Bologna, sta lavorando senza sosta per provare a portare un organico con alcuni nuovi innesti a Pinzolo, sede del ritiro. Quello di Lovato sarebbe un acquisto a titolo definitivo, con un contratto medio-lungo, che permetterebbe al club rossoblù di gestire bene il difensore negli anni. Papà Stefano si faceva i chilometri per seguirlo ovunque. «Partivo da Candiana la domenica alle 7 di mattina e mi facevo ore e ore di viaggio da solo per andare a vederlo. Tornavo anche all’una di notte a casa. Ero felice», ha raccontato. 

L'apparizione in Champions

Torino, Genova, Milano, Firenze: ovunque pur di vedere il figlio. Che con il passare dei campionati è diventato uno degli uomini di mercato più interessanti del panorama italiano. Non è un caso che l’Atalanta, proprio con Sartori, l’abbia portato a Bergamo. Determinato, volenteroso. Un gigante, Lovato. Fino all’apparizione in Champions contro il Manchester United. «Una serata complicata emotivamente, ma ero pronto. Il mister e i compagni mi hanno aiutato con consigli importanti. Ero molto concentrato, poi il giorno dopo ho realizzato e sono stato orgoglioso». Ha detto di non vivere le partite «in modo frenetico», ma di saper gestire i momenti, le situazioni. Proprio quello che stava cercando il Bologna per migliorare in difesa, per crescere ancora.

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