Lucumi-Bologna, futuro in bilico: il vertice decisivo© FOTO SCHICCHI

Lucumi-Bologna, futuro in bilico: il vertice decisivo

Oggi nuovo incontro con il difensore e l’agente: il club deve decidere se trattenerlo facendo valere il contratto o aprire alla cessione
Claudio Beneforti
4 min

Cominciamo con una premessa, doverosa almeno per noi: Jhon Lucumi all’Olimpico contro la Roma non ha sbagliato, regalando a Wesley il gol della vittoria, perché pensava al contratto o perché nella sua testa alberga da giorni sempre di più la voglia di andare a giocare da un’altra parte, ma perché è un difensore che ha spesso e... malvolentieri l’errore in canna. Poi va detto questo: se da una parte è vero che quando non è concentrato è ancora più vulnerabile, da un’altra chi ritiene che sabato sera Lucumi abbia sbagliato apposta per farsi cedere, è fuori dal mondo. Arriviamo alla notizia: nonostante che ieri Fenucci, Sartori, Di Vaio e Italiano non abbiano santificato la loro domenica essendo rimasti in contatto per l’intera giornata, no, almeno fino a tarda sera non avevano preso alcuna decisione sul futuro del difensore, volendo valutare a fondo tutti i pro e tutti i contro sia di una sua eventuale permanenza a Casteldebole che di una sua eventuale cessione, anche se va sottolineato come al di là del grave abbaglio che Lucumi ha preso contro la Roma l’intenzione della società non è assolutamente cambiata, ritenendo che non sia il caso di muoverlo.

La soluzione

Oggi sarà un lunedì importante perché i capi del Bologna parleranno di nuovo sia con Lucumi che con il suo procuratore Simone Rondanini per capire se esiste una soluzione affinchè il calciatore colombiano possa restare felice e contento almeno per un altro anno a Casteldebole, poi in base a quello che salterà fuori l’intero governo rossoblù deciderà se percorrere la strada della linea dura, facendo valere i due anni di contratto ancora in essere o se tentare di accontentare Lucumi dandogli il via libera. Già, tentare, e non è un verbo sbagliato perché andrebbe trovata da qui a domenica un’alternativa affidabile a Lucumi, e come potete immaginare chi ha difensori buoni di piede sinistro o se li tieni stretti o se li fa pagare un occhio della testa. Della serie: comunque tu la rigiri, la ciambella fa fatica ad uscire con il buco. Consentiteci di fare un appunto all’agente di Lucumi: con quelle sue parole messe in piazza alla vigilia di Roma-Bologna è stato addirittura meno tempestivo del colombiano dentro il campo e non gli ha fatto neanche un favore, perché è come se lo avesse messo alla berlina agli occhi dei tifosi, tenendo presente come ci sia anche chi sta leggendo male quell’errore di Lucumi. Ora, che fosse legittimo far ascoltare la propria voce non ci piove, ma Rodanini avrebbe dovuto farlo quanto meno oggi e non venerdì notte, finendo per togliere tranquillità anche al suo assistito. Voto 3.

Otavio era chiuso

Ci sono altri due motivi che a oggi indispettiscono il Bologna. Il primo: perché il Sunderland non ha pagato a suo tempo la clausola da 28 milioni di Lucumi quando ora ne offre 30? Il secondo: considerato che Lucumi sa di piacere al Sunderland dai primi di luglio, perché gli ha sempre voltato le spalle? Ve lo diciamo noi: perché solo da un paio di giorni il club inglese ha accettato la sua richiesta da 3 milioni di euro netti di ingaggio per 5 anni e anche perché sperava che nel frattempo si facesse avanti una squadra sempre di Premier ma più importante del Sunderland, che invece non è arrivata. Ed ecco un retroscena: se Lucumi fosse andato in Inghilterra in quei giorni, Sartori e Di Vaio avevano praticamente chiuso per Otavio del Porto, che ora non è più sul mercato essendo passato al Paris FC. Morale: da sabato gli uomini dell’area tecnica si sono ributtati a testa bassa alla ricerca del difensore, ma solo nelle prossime ore potremo saperne di più. Oggi è un altro giorno, e potrebbe anche essere importante.


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