Jovic e la Fiorentina, tifosi già impazziti

Dopo i primi colpi, la squadra in ritiro accolta tra l’euforia: subito applausi e cori a Moena
Jovic e la Fiorentina, tifosi già impazziti
Andrea Giannattasio
3 min

La copertina del primo giorno di ritiro, com’era prevedibile, se la sono presa sempre loro due: Luka Jovic e Rolando Mandragora, i due gioielli dell’estate viola che assieme a Gollini sono stati i colpi che a tempo di record la squadra mercato della Fiorentina ha messo a disposizione di Italiano per l’inizio della preparazione estiva a Moena. E così come il serbo e l’ex Torino avevano scaldato gli animi a Firenze, in occasione dei primi allenamenti e delle visite mediche, il copione si è ripetuto anche tra le Dolomiti, dove nel corso della sgambata inaugurale della squadra sul campo Benatti a stimolare le fantasie dei mille presenti in tribuna ci hanno pensato ancora loro. Sono bastati qualche colpo di tacco, un paio di giochi di prestigio e Jovic si è guadagnato subito i primi applausi: chi del resto si aspettava di trovare un giocatore fuori forma o mentalmente da recuperare è destinato a rimanere deluso. L’ex Real, in questi giorni francobollato da Nastasic che gli sta facendo da interprete, sta già molto bene e dopo tre anni passati quasi in naftalina non ha perso il vizio del gol. 

Sotto il sette

Chiedere per informazioni a Bonaventura, che durante le prime prove tattiche in Val di Fassa ha perso con un po’ troppa superficialità un pallone che il centravanti - testato prima punta nel 4-3-3 - ha scaraventato in rete, proprio sotto il sette. Un gesto tecnico che ha subito acceso l’entusiasmo dei sostenitori viola, tra i quali si è seduto anche il dg Barone (salito a Moena assieme a Burdisso), che poi ha telefonato a Rocco Commisso e lo ha passato a una piccola tifosa presente: «Sto bene, tornerò presto» il senso delle parole del patron, atteso a Firenze per agosto. Per il resto, sul campo, a regalare le prime magie di una stagione partita in quarta ci hanno pensato i regali che il mister Mediacom ha fin qui garantito a una città di nuovo ubriaca d’entusiasmo, che dopo i dribbling di Jovic attende con curiosità di vedere le geometrie di Mandragora: il regista, complice una fase di lavoro individuale di Amrabat, sarà probabilmente testato dal 1’ già domani, quando la Fiorentina, contro il Real Vicenza, affronterà la prima delle quattro amichevoli già programmate nel corso del ritiro. Per il resto, in attesa del primo bolide dalla distanza di Rolly (la specialità della casa) non sono mancati gli applausi anche per il centrocampista.

Società presente

Tra gli spunti che ha regalato la prima giornata di lavoro in Trentino c’è stato anche un gol di tacco di Cabral (quasi come se la sfida a distanza con Jovic fosse già partita) e il minuto di silenzio che la squadra ha osservato prima della seduta, in memoria delle vittime del disastro avvenuto lo scorso 3 luglio sulla Marmolada, a soli 20 km da Moena: «La società è stata brava perché ha fatto acquisti in tempi brevi, la nostra è una proprietà presente che ha voglia di migliorare la squadra - ha raccontato capitan Biraghi a RaiSport - Questo ci dà forza per fare meglio dell'anno scorso, possiamo far ricredere le persone che hanno giudicato in maniera sbagliata questa dirigenza».


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