Tesoretto Fiorentina: ecco Sutalo e Beltran

La società ha in cassa quasi 60 milioni ricavati dalle cessioni: ora largo agli acquisti
Tesoretto Fiorentina: ecco Sutalo e Beltran
Andrea Giannattasio
4 min

FIRENZE - Un’estate da quasi 60 milioni in cassa. Forse la più ricca della gestione Commisso, superiore persino a quella del 2020, quando fu ceduto all’ultimo tuffo Chiesa alla Juventus per 55 milioni. Se nel giro delle prossime 48 ore anche l’affare relativo alla cessione di Amrabat andrà in porto (trovato l’accordo tra il centrocampista e il Manchester United, da qualche giorno la palla è passata sui piedi della Fiorentina che dovrà sottoscrivere un’intesa con i Red Devils) il rischio - si fa per dire - concreto è che la somma record che il club viola incamererà dalle cessioni ultimate solo nell’ultima settimana possa trasformarsi in un bottino mai così invitante. Ma anche (ed è la speranza di Firenze) nel miglior incentivo che consentirà poi ai viola di sbizzarrirsi nell’ultimo mese di mercato, dove il ds Pradè va ancora a caccia di un portiere, un centrale difensivo e una punta centrale.

L’ultima cessione pesante

Lo step decisivo perché il budget a disposizione dell’area tecnica subisca l’ultima impennata è quello che riguarda il play marocchino per il quale la dirigenza conta di chiudere i conti entro la fine della settimana lavorativa. Il sentore, secondo quanto filtra dagli intermediari della trattativa, è che la Fiorentina sia destinata ad accontentarsi di una cifra leggermente inferiore rispetto a quella richiesta per mesi sul conto dell’ex Verona (30 milioni), con un ok che potrebbe essere raggiunto attorno ai 25 milioni e l’inserimento di una serie di bonus. Tantissimi soldi, in ogni caso. Che si andrebbero a sommare ai 17 (più 3 di premi) già a bilancio per la cessione di Igor al Brighton (da ieri ufficiale) e ai 5,5 (con annessi 2,5 in palio) relativi all’addio di Terzic, da qualche giorno passato al Salisburgo. Totale di incasso (potenziale) da questi tre trasferimenti: ben oltre 50 milioni. Che si vanno, peraltro, ad aggiungere ai 5 incamerati per la cessione al Lecce di Maleh e ai 3 ottenuti dal Brondby per Rasmussen. Una manna dal cielo in vista degli ultimi colpi in entrata.

Fiorentina, ora è il momento di sognare

La potenza economica che la Fiorentina è destinata ad avere in vista dell’ultimo mese di mercato potrebbe rappresentare così l’arma decisiva con cui portare a termine non soltanto alcuni innesti funzionali alla rosa ma, soprattutto, quelli che fino a pochi giorni fa potevano essere considerati solo dei sogni. È il caso di elementi come Josip Sutalo della Dinamo Zagabria (centrale che i viola hanno piazzato in cima alla lista dei desideri) e di Lucas Beltran, punta del River Plate in odore di addio alla luce delle difficoltà economiche del club argentino.

Beltran, il cartellino a peso d’oro

Sul fronte dell’attaccante (classe 2001 con già all’attivo in questa stagione 15 gol ) il braccio di ferro si annuncia complesso: Beltran è infatti legato ai Millonarios con una clausola del valore di 25 milioni (che salirà a 30 negli ultimi dieci giorni di mercato) e al momento il River non pare voler accettare cifre al ribasso. Ne sa qualcosa il Friburgo, la cui offerta da 15 milioni è stata già respinta. I viola però insisteranno (lo sponsor principale all’interno di questa trattativa è il dt Burdisso) e proveranno a trovare un’intensa, pur sapendo che l’innesto di un nuovo centravanti sarà subordinato alla cessione di uno tra Jovic e Cabral (il favorito a partire).

Fiorentina, la proposta per Sutalo

Un’offerta, invece, è stata nel frattempo recapitata in Croazia sul conto di Sutalo, centrale del 2000 e obiettivo della Fiorentina da un anno. La prima proposta viola (non andata però a buon fine) è stata pari a 12 milioni di euro: una cifra ritenuta troppo bassa dalla Dinamo Zagabria, che sul conto del suo gioiello ha già registrato interessamenti anche da parte di Ajax, Napoli e Lipsia. Con il tesoretto che sarà presto in cassa, tuttavia, nessuno al Viola Park ha intenzione di gettare proprio ora la spugna.


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