MILANO - Ora è davvero cominciata. E a questo punto si andrà avanti ad oltranza, visto che, come previsto, le distanze sono ancora significative. Il Manchester United, infatti, ha avanzato la prima vera per offerta per Onana. Non l’ha fatto ancora per iscritto, ma solo attraverso una comunicazione informale. Si tratta, però, del primo vero confronto tra le parti. Sul tavolo, infatti, i Red Devils hanno messo 45 milioni di euro, comprensivi di bonus. E l’Inter ha prontamente rifiutato. Il prezzo del numero uno camerunense è 60 milioni di euro. E non è il momento di concedere qualcosa. I prossimi giorni, se non le prossime ore, serviranno per continuare a tessere la tela tra le parti. La certezza è che lo United debba superare almeno quota 50 milioni, perché l’Inter accetti davvero di discutere. A quel punto, infatti, le richieste nerazzurre potrebbero anche calare. Perché, come ormai è chiaro, viale Liberazione ha la necessità di completare una cessione pesante, per sostenere il resto del mercato. Il ds Ausilio ha commentato ieri: «Vogliamo tenere Onana ma valuteremo le opportunità che arriveranno. Al momento nessuna ci soddisfa».
Rete di sicurezza
E del resto del mercato, evidentemente, una buona parte è occupata da Lukaku. Vero è che il club nerazzurro tornerà alla carica, probabilmente, anche senza che la partenza di Onana sia completata. È chiaro però che, dopo aver messo a segno un incasso consistente, potrà presentarsi davanti ai Blues con argomenti più sostanziosi. A proposito di Big Rom, come ormai emerso, allo studio c’è una nuova offerta che dovrebbe essere articolata attraverso un prestito con riscatto attorno a 30 milioni di euro: cifra, magari, da arricchire con alcuni bonus. Il nodo è a quali condizioni scatterà l’acquisto a titolo definitivo. Il club nerazzurro, infatti, non vorrebbe che fosse subito obbligato, ma che venga legato ad una sorta di copertura finanziaria, una rete di sicurezza: vale a dire la qualificazione alla Champions 2024/25 (che con il nuovo format mette a disposizione premi ancora più ricchi), oppure il passaggio alla seconda fase per l’edizione 2023/24, che, per l’Inter, vorrebbe dire pass per il nuovo Mondiale per club della Fifa, con annessa sostanziosa quota di sola partecipazione. Anche Ausilio ha confermato: «Stiamo valutando le possibilità di prenderlo a titolo definitivo». Per Lukaku, invece, sarebbe pronto un triennale, che continuerebbe a beneficiare del decreto crescita, ma il giocatore ha promesso pure che si taglierà ancora qualcosa rispetto agli 8,5 milioni percepiti nella scorsa stagione.
Udinese
Tornando alle altre necessità, l’Inter deve senz’altro completare il centrocampo con un sesto elemento. Anche dopo aver chiuso Frattesi, continua a piacere Samardzic, ma occorre che l’Udinese vada incontro alle esigenze nerazzurre. Ovvero che accetti il prestito con semplice diritto di riscatto e non con l’obbligo, e che la valutazione del cartellino non superi i 20 milioni. Ecco perché non deve essere scartata l’ipotesi Pereyra, svincolato proprio dall’Udinese. L’Inter non ha ancora spalancato la porta, ma nelle ultime ore ha comunque lasciato uno spiraglio. Significa che ora è una possibilità, soprattutto dovendo ricorrere ad un’operazione low-cost.
Demiral si scalda
È perfino maggiore l’esigenza di individuare il sostituto di Skriniar. Ebbene, sono arrivate conferme sulla candidatura di Demiral. «Lascerà l’Atalanta al 101% - ha spiegato a Inter-news Yildrim, agente del difensore turco -. L’Inter è una possibilità concreta».