TORINO - Un presente da riconquistare; un futuro tutto da scrivere. Vlahovic prova a riprendersi la Juve, dopo tre mesi di assenza, dolore e inquietudini. Il rientro domenica contro il Monza passa sostanzialmente dall’allenamento congiunto di oggi pomeriggio con i ragazzi della Next Gen, che negli auspici di tutti alla Continassa deve costituire l’ultimo passo verso il ritorno tra i convocati. Per superare la mazzata della penalizzazione in classifica servono i gol e allora lo sguardo va necessariamente al bomber serbo. Dove ci eravamo lasciati? Riavvolgendo il nastro, si ritorna al 25 ottobre scorso: la Juve crolla in casa del Benfica e saluta la Champions League ma non è l’unica notizia negativa della serata perchè, dopo poco pù di un’ora di gioco, Vlahovic è costretto ad arrendersi. Il suo volto manifesta tutta la preoccupazione che lo riaccompagna nel ritorno a Torino. Si immaginava un problema muscolare; la realtà, con il passare dei giorni, racconta che si tratta nuovamente di pubalgia. Sì, quel problema che in estate sembrava essere stato archiviato con cure e terapie specifiche, si è ripresentato. Per il centravanti ex viola è iniziato così un percorso ad ostacoli. Da quel momento non ha più giocato con la Juve, ha saltato le ultime gare prima della sosta e, con il Mondiale all’orizzonte, non ha forzato il rientro per non pregiudicare la sua partecipazione alla Coppa del Mondo. Tutto bene? Non proprio, perchè alla fine Dusan in Qatar ci è andato ma ha vissuto il torneo non da protagonista come avrebbe voluto, sempre condizionato dalla pubalgia e da una condizione fisica che non poteva per forza essere ottimale. Bilancio: un gol, due presenze e soli 79 minuti in campo. In ottica Juve, l’eliminazione della Serbia ai gironi gli ha permesso di tornare più presto alla Continassa, così da mettere nel mirino il rientro in campo a inizio gennaio ma non è stato così.
Futuro
Ora il peggio sembra alle spalle e Vlahovic si prepara al grande ritorno: si riparte da 7 gol in 15 presenze. Nel frattempo, il contesto è cambiato. La bufera giudiziaria che ha coinvolto la società ha portato alla rivoluzione ai vertici del club e alla penalizzazione di 15 punti. Se le sanzioni dovessero essere confermate dal Collegio di garanzia presso il Coni oppure se altre dovessero aggiungersi, ecco che il futuro potrebbe davvero cambiare. Anche per i giocatori. Che cosa ne sarebbe, a esempio, di campioni come Dusan con una Juve fuori dalle coppe europee? L’interrogativo alberga nei ragionamenti di tutti e spaventa i tifosi. Il bomber ha un contratto fino al 2026 a 7 milioni a stagione e non ci sono pensieri alternativi alla Juve. Non si può però nascondere che, già prima che le vicende extra campo deflagrassero in tutta la loro gravità, le grandi d’Europa si stavano interessando all’attaccante bianconero. La Premier League è l’insidia maggiore con Chelsea, Arsenal e Manchester United alla finestra e pure Paris Saint Germain e Bayern Monaco sarebbero pronti ad andare all’assalto nel mercato estivo. E in questa situazione così complicata, nessuno è incedibile alla Continassa. Oggi è Juve ma con (almeno) 80 milioni, e magari altre brutte notizie sul fronte giudiziario, chissà...