TORINO - Squalifica e riscatto. Moise Kean è stato fermato per due giornate dal Giudice Sportivo per l’insensata espulsione rimediata contro la Roma , appena quarantuno secondi dopo essere entrato in campo, al posto di Cuadrado : salterà quindi Sampdoria e Inter e, in campionato, tornerà a disposizione dopo la sosta per le Nazionali. Dopo le scuse ai compagni, già formulate negli spogliatoi dell’Olimpico, la Juve si attende il riscatto sul campo, magari già da domani in Europa League, ma nel frattempo ha esercitato quello che aveva pattuito con l’Everton. Il giovane bomber, quindi, ora è tutto della Juve. Non c’erano dubbi su questo epilogo, in realtà, visto che gli accordi con il club inglese, formalizzati nell’estate del 2021, prevedevano il prestito biennale e l’obbligo di acquisto a titolo definitivo al termine della stagione in corso. Alla Continassa hanno deciso semplicemente di agire d’anticipo, concretizzando un’operazione da 28 milioni, che si aggiungono ai 7 milioni già versati per il prestito biennale (3 per il 2021/22 e 4 per il 2022/23). L’ammontare complessivo è quindi di 35 milioni, cui potrebbero aggiungersene altri 3 di bonus al raggiungimento di determinati obiettivi contrattuali.
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Amaro in bocca
Una cifra decisamente significativa e che fa storcere il naso a molti tifosi, per tante ragioni: i conti in pesante rosso della società, che hanno limitato i margini di manovra sul mercato nelle ultime sessioni, i colpi di testa dello stesso Kean, non quelli al pallone, che complicano la gestione del ragazzo e il rendimento del giovane attaccante, che continua a vivere sull’altalena. MK18 è cresciuto nel vivaio bianconero poi, dopo il prestito al Verona, è sbocciato con Allegri nel 2018/19 con 6 gol decisivi nella corsa scudetto. Nell’estate 2019 passa quindi all’Everton per 27,5 milioni più bonus, senza lasciare però il segno. Così, nell’ottobre 2020 ottiene la grande chance al Paris Saint Germain: 17 gol in 41 partite, la migliore stagione della carriera finora. Torna dal prestito annuale in Francia ai Toffees ma, nei giorni tormentati successivi all’addio di Ronaldo, la Juve sceglie di riportarlo a casa.
Numeri
Lo scorso anno, Moise ha collezionato 6 reti (5 in A e uno in Champions League) in 42 presenze; in questa stagione la statistica dice 7 gol (5 in campionato, uno in Champions League e uno in Coppa Italia) in 32 presenze (solo 12 delle quali però da titolare). Il salto di qualità definitivo tanto atteso, quindi, non arriva, nonostante le premesse della scorsa estate lasciassero intendere che potesse essere questa l’annata della svolta. Al contrario, il bomber continua a vivere tra alti e bassi , per molti tifosi troppi in quest’ultimo caso. Al rendimento in campo, però, si è aggiunto l’imperdonabile cartellino rosso rimediato a Roma dopo appena 41 secondi dall’ingresso in campo. allegri aveva bisogno di due punte di ruolo, aveva richiamato in panchina Cuadrado e inserito Moise. Un gesto - quel rosso - che ha fatto tornare indietro l’orologio ai tempi in cui i comportamenti fuori dal campo erano spesso sotto la lente, tanto da costargli esclusioni e bocciature pesanti per lo sviluppo della sua carriera. Comportamenti che sembravano ormai superati e che invece sono tornati prepotentemente d’attualità, tanto da gettare un’ombra sul futuro. Kean ora è tutto della Juve ma del domani, in ogni caso, non v’è certezza.