Juve, si decide il futuro di Rabiot e Milik. Intanto arriva un rinnovo

Il nuovo ds Manna blindato dalla società fino al 2025. Il suo primo obiettivo è riconfermare il centrocampista francese
Juve, si decide il futuro di Rabiot e Milik. Intanto arriva un rinnovo© Getty Images
Filippo Bonsignore
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Il mercato passa anche dai dirigenti. La Juve lo sa bene, visto che ancora attende che Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo prescelto per ricostruire la squadra dalle macerie dell’ultima stagione, si liberi dal Napoli e chissà quanto ancora dovrà attendere. Così, proprio questa situazione ha avuto un riflesso a cascata che ha portato alla promozione di Giovanni Manna dalla Next Gen alla prima squadra. E proprio il neo ds, che ha avuto recentemente l’investitura dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, è stato blindato dalla società: è cosa fatta il rinnovo di contratto fino al 2025. Un prolungamento di un anno, rispetto all’attuale scadenza al prossimo 30 giugno 2024, con vista su un’opzione di ulteriore allungamento al 2026. Ecco quindi la mossa forte della società che esprime con un ulteriore gesto significativo la fiducia nel giovane direttore sportivo sbocciato nel Lugano (serie A svizzera), che ha portato fino all’Europa League.

Tutte le mosse di mercato della Juve da Rabiot a Milik

Manna avrà quindi in mano il mercato con ancora maggiore “peso” e forza all’occhio esterno in un passaggio delicatissimo per il club bianconero. Non c’è dubbio che questa sia una delle estati più complicate della storia recente e che la finestra di trattative da condurre in porto sua una delle più difficili mai attraversate, per le difficoltà economiche e i ristrettissimi margini di manovra a disposizione. Il direttore sportivo è concentrato su diversi dossier: il ritorno di Milik, le cessioni e la conferma di Rabiot. Allegri ha chiesto espressamente alla società di tentare tutto il possibile per trattenere il centrocampista francese, in scadenza a fine mese, e ora la Juve attende la risposta di Adrien alla proposta di un prolungamento annuale, con un ingaggio di 7 milioni più bonus, ovvero le medesime condizioni contrattuali di adesso. La speranza di fare un colpaccio c’è ma alla Continassa c’è altrettanta consapevolezza che l’impresa non è per nulla semplice. Tutte le grandi d’Europa, infatti, guardano con attenzione alla situazione di Rabiot, un boccone allettante visto che libero a zero. Altro aspetto che condiziona è il fatto che la Juve sarà senza il palcoscenico della Champions la prossima stagione; viene quindi complicato, insomma, pensare che Adrien rinunci alla principale vetrina continentale proprio nell’anno che porta agli Europei. I bianconeri, in ogni caso, incrociano le dita e attendono per fine giugno una risposta. Da questa dipenderanno anche le altre mosse per il centrocampo, che portano a Frattesi (difficile, con l’Inter in pole position) e l’idea Milinkovic-Savic. Capitolo cessioni. Dopo l’addio di Kulusevski che ha fruttato 30 milioni, Manna è al lavoro per piazzare gli altri esuberi: da Arthur a McKennie, a Zakaria. Il dossier più vicino al traguardo è invece l’acquisto a titolo definitivo di Milik: Juve e Marsiglia stanno studiando la formula per il pagamento dei 7 milioni dell’affare. A sinistra si lavora per Parisi con l’Empoli mentre a destra serve l’erede di Cuadrado, che potrebbe essere l’ex atalantino Castagne.


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