Milinkovic e la Juve, domani l'incontro: cosa manca e tutto sull'offerta

Il Sergente è ancora in vacanza, aspetta novità dal manager riguardo l'appuntamento tra la Lazio e i bianconeri
Milinkovic e la Juve, domani l'incontro: cosa manca e tutto sull'offerta© Andrea Staccioli / Fotonotizia
Daniele Rindone
4 min

Silenziosamente, pazientemente, Sergej Milinkovic aspetta il vertice di domani tra Lotito e la Juve. Si vedranno o si sentiranno, può essere una giornata chiave per il futuro del Sergente. Oggi non sarà a Formello, vive gli ultimi giorni di vacanza. E’ convocato per giovedì, quando tutti i nazionali effettueranno le visite mediche e in serata raggiungeranno il ritiro di Auronzo. Milinkovic spera che Lazio e Juve trovino un accordo per evitare di vivere un’estate in bilico. Vorrebbe iniziare da subito la sua nuova avventura calcistica, se non accadrà si metterà a disposizione di Sarri a meno che non si arrivi a decisioni clamorose.

I fatti

Incastri, operazioni incrociate, conguagli. La Juve per il Sergente può mettere sul piatto Rovella e Pellegrini come contropartite, ma l’inserimento del terzino è da valutare attentamente perché la Lazio conta di chiudere per Kerkez dell’AZ Alkmaar. Con due contropartite l’idea della Juve era proporre a Lotito un’offerta economica da 25 milioni, con una sola contropartita il cash dovrebbe salire. Il presidente della Lazio continua a valutare Sergej 40 milioni, nessuno si avvicina a questa cifra. E continua a pensare al rinnovo, per quanto non sia un’ipotesi considerata dal giocatore e dal suo agente Kezman. Lotito non si dà pace, continua a chiedersi perché Sergej non abbia mai voluto prendere in esame di restare prolungando il contratto. Kezman non ha mai dato aperture, sta tentando di battere tante strade per trovare una soluzione e consentire a Milinkovic di partire. A Lotito giocatore e agente avevano garantito che non sarebbero andati via a zero, a parole continuano a pensarla così. Ma se non si concretizzerà la partenza entro agosto, l’occasione di muoversi a zero si schiuderà naturalmente all’orizzonte. Non siamo ancora davanti a questo scenario. La Juve resta la pista principale per evitare un addio tempestoso. L’Inter, potendo e volendo, non offrirebbe più di 25 milioni per il Sergente, il Napoli non è uscito allo scoperto. Restano le opzioni arabe (fino a ieri non contemplate) e forse quelle inglesi. L’Arsenal si era fatto avanti l’estate scorsa insieme al Newcastle. I Gunners hanno preso Rice per circa 120 milioni, hanno investito sul regista. I Magpies hanno preso Tonali per 80 milioni, ma hanno risorse infinite. Milinkovic nel giugno 2022 aveva detto no all’Arsenal, al tempo non era lanciato verso la vetta della Premier. Poi ha lottato per lo scudetto e Sergej ha visto la destinazione con occhi diversi. Aveva detto no anche al Newcastle. Il Chelsea invece punta giocatori under 25.

Il piano

Non freme solo Milinkovic, freme anche Sarri. Ieri ha incontrato Lotito, hanno rivalutato le candidature di mercato ed è scontato pensare che abbiano parlato di Sergej. Mau è stato chiaro, può essere una risorsa se ha la testa sgombra ed è convinto di restare altrimenti no. Società e tecnico devono tenersi pronti in caso di partenza. Zielinski resta l’obiettivo primario di Sarri, ci sono voci sul rinnovo offerto dal Napoli al polacco, finora non ha chiuso. Se resterà in scadenza nel 2024 sarà più facile trattarlo. Per lanciare l’assalto a Zielinski servono almeno 20 milioni, sempre che De Laurentiis dica sì. Nella lista delle mezzali ci sono anche Gedson Fernandes del Besiktas e Veerman del PSV Eindhoven. Per tutti loro servono almeno 20-25 milioni. Sarri aveva pensato a Tijjani Reijnders dell’AZ Alkmaar, obiettivo caldissimo del Milan. L’arrivo di un nuovo Milinkovic è collegato alla partenza del vero Milinkovic. Sarri aspetta colpi negli altri ruoli indicati, a partire dal terzino sinistro, proseguendo con il regista. Oggi ritroverà una Lazio con tante incognite, con tanti rebus da risolvere. Lotito conta di riuscirci con i suoi tempi, chissà a che prezzo.


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