INVIATO A TORINO - Completo restyling o quasi. Nella conformazione del gruppo, nelle dinamiche interne ad esso, nelle motivazioni dei singoli e anche nell’ammontare degli ingaggi. Se questa è la prima mission, allora è quasi naturale che in questo momento alla Juve ci siano dei casi piuttosto urgenti da affrontare. Per dare il via alle operazioni che ha in mente, Giuntoli deve “sistemare” 6 nomi, alcuni dei quali pesanti. Ma se da qui a un anno il totale di quei 6 ingaggi costa quasi 45 milioni alle casse bianconere, è facile intuire che non è più il caso di tergiversare, anche perché prima si risolveranno tali situazioni e prima aumenterà il margine operativo per la creazione della nuova squadra. Bonucci, Pogba, Alex Sandro, Zakaria, McKennie e Arthur: la Juve non ha più bisogno di loro, le parti sono state tutte più o meno informate. Vediamo caso per caso cosa sta accadendo.
Ex top
Bonucci e Pogba, protagonisti dei successi del passato. Gli anni però volano, le certezze tecniche e fisiche diminuiscono e le garanzie finanziarie di un tempo sono ormai fuori portata. Con Bonucci la Juve prova questa strategia: pagare solo una parte degli oltre 12 milioni (tasse incluse) che gli deve in questa stagione - l’ultima di contratto - e regalargli la possibilità di andare a chiudere la carriera dove vuole, magari al Newcastle che ha già manifestato un certo interesse. Il nodo, evidentemente, è uno: di quanto si accontenterebbe Bonucci sapendo che quei 12 milioni sono praticamente già suoi? Riuscire a strappare un accordo alla metà, seppur dispendioso, rappresenterebbe un buon colpo. E Pogba? Il francese di anni di contratto ne ha ancora tre per un totale di oltre 30 milioni (sempre tasse incluse). Lui racconta di sentirsi pronto a tornare atleta e protagonista in bianconero ma intanto la sua agente Rafaela Pimenta gli ha portato offerte arabe per le quali i 30 milioni della Juve sarebbero bruscolini. Riflessioni in corso. Le stesse di Alex Sandro, a bilancio per l’ultimo anno da 11 milioni, anche lui richiamato dalle sirene arabe ma anche lui non ancora convintissimo di lasciare il calcio europeo.
Premier
Un’altra buona sponda per la Juve, intanto, potrebbe arrivare dall’Inghilterra, da quella Premier che pare non avere mai problemi di budget. Proprio da lì, infatti, si è fatto vivo il West Ham per Zakaria: intorno ai 18 milioni si può chiudere, le trattative sono in corso. E nel campionato inglese potrebbe trovare spazio anche Arthur. Aston Villa e Wolverhampton lo prenderebbero, ma in questo caso i problemi sono relativi alla formula del trasferimento: alla Juve potrebbe anche andare bene il prestito, ma per il club bianconero nell’accordo serve l’obbligo di riscatto a fine stagione. Arthur, tra l’altro, è stato proposto anche alla Lazio nell’ambito della trattativa per Milinkovic, ma per i club italiani gli attuali 5 milioni netti di ingaggio del brasiliano sono assolutamente fuori portata.
Bundesliga
Infine c’è Weston McKennie, due anni di contratto davanti per un totale di 6,5 milioni di ingaggio (sempre con tasse). Il Borussia Dortmund ha manifestato interesse per il jolly statunitense ma anche in questo caso bisognerebbe procedere inizialmente con un prestito, fissando poi la quota del riscatto che nei piani della Juve - anche qui - dovrebbe essere obbligatorio.