Bremer, il Manchester United è in pressing: il possibile scenario

Il centrale ha da poco rinnovato con la Juve fino al 2028. Ora è pronto a rientrare dopo la squalifica con il Verona
Filippo Bonsignore
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Riecco Bremer per rialzare il muro. Fino a un mese fa c'era una Juve solida, ermetica, capace di infilare 12 clean sheets e di scalare la classifica grazie anche alla capacità di non subire gol. Una sorta ritorno alle buone abitudini del recente passato: le vittorie in serie degli anni d'oro avevano infatti come denominatore comune l'impermeabilità della difesa che, in otto dei nove campionati vinti di fila, è stata sempre la migliore d'Italia e una delle più forti d'Europa. Ora la Signora è entrata nel tunnel di una crisi inattesa, per proporzioni e durata, dovuta, oltre che a un crollo a livello di tenuta mentale, anche alla perdita della solidità, dell'applicazione, dell'attenzione in tutta la fase difensiva. Elementi che finora avevano fatto la differenza. Ecco allora che la statistica non mente: 5 reti al passivo nelle ultime quattro giornate rappresentano un rendimento che stona con il trend mantenuto fin qui. Soprattutto riporta l'orologio indietro a errori e leggerezze che hanno compromesso le ultime due stagioni. Non è un caso, quindi, la sottolineatura di Allegri sull’aver subir gol evitabili o con troppa facilità contro Empoli, Inter, Udinese e Verona.  

Il ritorno di Bremer al centro della difesa 

L'ultimo episodio della serie andato in scena contro l'Hellas ha evidenziato un altro aspetto: la Juve non può fare a meno di Bremer. Il brasiliano ha saltato per squalifica l'impegno di sabato scorso e la sua assenza ha pesato eccome. Si potrebbe obiettare che c'era anche lui in campo quando i bianconeri hanno raccolto un solo punto tra Empoli, Inter e Udinese ma si dimenticherebbe che in tutte le occasioni è stato uno dei migliori, nonostante i risultati negativi. Il campo ha detto che la Signora non può fare a meno della leadership, della fisicità, dell'energia del centrale brasiliano, che ormai è diventato la guida del reparto. Non per nulla è lo juventino più impiegato della rosa: 2.244 minuti in 25 presenze su 27 gare totali tra campionato e Coppa Italia. Ora Gleison è pronto a riprendere il mano il timone nello snodo fondamentale di domenica prossima contro il Frosinone in cui non si può più sbagliare. Sarà lui a dover rialzare il muro, insomma, e a cementare il reparto, azzerando gli spifferi.  

Il futuro: occhio al Manchester United

Anche la Juve, in ogni caso, d’ora in avanti dovrà giocare in difesa sul brasiliano perché la crescita di Bremer non è certo passata inosservata in giro per l'Europa. Il club ha messo una bella ipoteca sul futuro del centrale ufficializzando a dicembre il rinnovo fino al 2028 ma il mercato, si sa, non dorme mai e quindi sono iniziati già i rumors. C'è il Manchester United all'orizzonte che punta seriamente sullo juventino ed è chiaro che, di fronte ad offerte decisamente significative, specie in periodi come quello attuale in cui bisogna risanare i conti, gli scenari potrebbero cambiare. Per il momento si pensa soltanto all'oggi e Bremer è pronto a rialzare il muro. 

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