Koopmeiners si promette alla Juve: scoglio Atalanta, tutte le cifre

L’olandese ha dato mandato all’agente di chiudere con i bianconeri. Contratto da 4,5 milioni annui
Giorgio Marota
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Sono promessi sposi e in questo romanzo non c’è nessun Don Rodrigo che tenga: il matrimonio tra la Juventus e Koopmeiners s’ha da fare. Però ci vogliono i soldi, tanti soldi, come capita nelle cerimonie più sfarzose: 60 milioni circa, trattabili tramite contropartite che siano di gradimento all’Atalanta, bottega cara ed esigente. Da qui si parte per decollare verso il lieto fine. Tutti gli altri aspetti legati alla volontà del ragazzo, al progetto prospettato e all’idea di una lunga luna di miele sembrano infatti aver trovato già la loro sublimazione sia nelle parole dette da Teun due giorni fa («ho chiesto all’Atalanta di andare via») sia in quelle sussurrate all’orecchio del dt bianconero Giuntoli, riassumibili più o meno in una promessa d’amore. 

La volontà di Koopmeiners

Pur senza strappi, anche per non mettere in difficoltà un club che adora e che l’ha valorizzato, Koopmeiners avrebbe quindi mosso dei passi molto concreti in direzione Continassa: sa bene che le pretendenti non mancano, e per una big inglese potrebbe pure sopportare la pioggia, dice lui, eppure la verità sarebbe un tantino diversa: l’idea di legarsi alla Juve lo attrae in modo viscerale. Anche perché sente che questa non è soltanto una scelta personale e intima, ma pure collettiva. Personale perché la Signora per lui sarebbe uno step di crescita a 360 gradi; collettiva perché la Juve è l’unica ad avergli fatto capire che il suo arrivo aprirebbe un nuovo ciclo cucito come un abito sartoriale a misura del suo talento. Insomma, il centrocampista a Torino non si sentirebbe un grande tra i grandi, come a Liverpool, ma il gioello attorno al quale nascerebbe un progetto ambizioso in Italia e in Europa.

Juve-Koopmeiners, la trattativa

Alla luce di questi sentimenti, Koop avrebbe quindi dato al suo agente Bart Baving un mandato ufficioso per trattare con i dirigenti bianconeri. L’accordo sullo stipendio, presupposto essenziale di qualsiasi liaison, non sembra poi essere un affare così complesso. A Bergamo RoboKoop guadagna 1,5 milioni a stagione, alla Juve può arrivare tranquillamente a percepirne 4 o 4,5 in un contratto quinquennale, più bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi come lo scudetto, diventando così il sesto calciatore più pagato della rosa dopo Vlahovic, Rabiot (se restasse), Szczesny, Bremer e Chiesa. La partita più complessa, a quel punto, sarebbe la trattativa tra le società: come detto, l’Atalanta valuta il cartellino del 26enne 60 milioni di euro, ma la Juve non intende al momento esaurire l’80% del budget per le trattative in entrata per un solo acquisto, pur considerandolo una pedina essenziale del piano di sviluppo del club. I progetti alternativi conducono verso Gudmundsson del Genoa e Samardzic dell’Udinese: talenti cristallini, anche loro fenomenali jolly del centrocampo, ma il tuttocampista della Dea - ieri in campo 10’ nel 4-0 dell’Olanda sulla Scozia - fa una corsa a parte. Non fosse altro perché è uno dei due centrocampisti in Europa, insieme a Foden del Manchester City, a essere andato in doppia cifra nelle ultime due stagioni, nonché l’unico ad aver partecipato a più di 25 reti nelle ultime due stagioni di A. L’unica strada percorribile per arrivare all’obiettivo, dunque, appare quella dell’inserimento di contropartite. 

Koopmeiners, tutti i nomi in ballo

La Juventus ha in mente due profili: Soulé, valutato circa 25 milioni, e Huijsen, con un valore tra i 10 e i 15. Entrambi, dopo il passaggio in NextGen e i prestiti in Serie A (Frosinone e Roma), vedrebbero l’Atalanta come una ghiotta opportunità di crescita. Al tempo stesso, Gasperini lavorerebbe volentieri con tutti e due e del difensore potrebbe avere quasi un disperato bisogno qualora fosse giunto il tempo - come sembra - della cessione di Scalvini. Barrenechea e Yildiz sono altri due nomi spendibili sul mercato, anche se il turco appare essere l’ultimo dei sacrificabili in casa Juve. Kenan è un diamante grezzo con un valore destinato a crescere: nel suo caso meglio non avere fretta.


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