Juve in agguato, la mossa a sorpresa di Lotito su Felipe Anderson

In settimana l’incontro per tentare di bloccare il passaggio ai bianconeri. Ultima offerta per il rinnovo
Daniele Rindone
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ROMA - In quell’incrocio di destini e storie che è il calcio capita che Felipe Anderson si trovi nel mezzo del cammin della sua vita nella settimana di Lazio-Juve. Era scritto. O forse no. Lotito e Fabiani, volpini, hanno concordato l’incontro con la sorella-agente prima della partita. Juliana Gomes è stata chiamata, attende solo il giorno di convocazione a Formello. Per Felipe sarà la partita del bivio: Lazio o Juve? L’accordo di gennaio con i bianconeri non è stato ancora chiuso ufficialmente e da Torino rimbalzano improvvise indecisioni. Lotito ha dato mandato a Fabiani di provare a disinnescare l’assalto che la Juve aveva lanciato in inverno. Tanta indecisione, fatale, l’ha avuta la Lazio. A settembre voleva chiudere il rinnovo fino al 2027, poi Lotito è tornato sui suoi passi. Dopo l’inserimento dei bianconeri si è fatto vivo di nuovo. Non aveva chiuso anche perché l’offerta presentata non aveva convinto il giocatore. Felipe chiede 3,5 milioni netti di ingaggio, Lotito ci arrivava con i bonus. Balla un milioncino. E’ da concordare anche la durata del contratto: 3 o 4 anni. Si parlerà di tutto nel vertice che avverrà in settimana.  

Gli scenari futuri di Felipe Anderson

Se Felipe è ancora libero di cambiare idea, e se ha davvero voglia di farlo, lo diranno i fatti. Anche se l’incontro sarà solo una formalità forzata. Il diesse Fabiani nelle scorse settimane era ottimista, pensava si potesse trovare un accordo e ripartire. A Formello progettano la rifondazione, sotto giudizio c’è il gruppo dei senatori. Ma Felipe, stando al pressing del club, non rientra nei tagli del rinnovamento. La vicenda del contratto si intreccia al doppio incrocio Lazio-Juve. Tudor non sembra tipo da farsi condizionare, sarà chiamato ad una decisione: far giocare o meno il brasiliano. Il dubbio cadrebbe in caso di accordo sul contratto. Parliamo comunque di Felipe, ragazzo d’oro, professionista specchiato, esemplare. Ma certi incroci possono rappresentare un peso. Lazio-Juve per l’attaccante biancoceleste è un bivio che divide le strade del futuro. E’ chiamato ad una scelta di cuore o di ambizione. Ha 31 anni, può chiudere nella Lazio, amata due volte in carriera. Sempre a 31 anni può fare un salto di carriera. E’ un dilemma che fa arrovellare.  

Il ruolo di Felipe Anderson con Tudor

Felipe deve valutare la scelta economicamente, ma anche tecnicamente. A Formello è arrivo Tudor e ancora non è chiaro dove il tecnico veda il brasiliano. L’ha provato nei due trequartisti fino a giovedì, poi da cursore di sinistra nel centrocampo a 4. Pesano le assenze di Pellegrini (ancora ai box) e Marusic, ma non è da escludere che Tudor pensi a Felipe nella doppia mansione. Quando il gruppo sarà completo si avranno conferme o smentite. In conferenza di moduli e uomini ha voluto parlare poco. Anche Tudor aspetta di capire se potrà contare o meno su Pipe, dipende sempre dal contratto. Con Sarri è stato perennemente in campo, l’ha fatto giocare sempre nonostante il rendimento incostante, l’umore mutevole. Felipe resta un giocatore nel pieno del perfezionamento tecnico e tattico, perderlo significherebbe dover investire 10-15 milioni per sostituirlo. In avanti servirà un sostituto di Pedro, destinato a partire nonostante il contratto rinnovato automaticamente in base alle presenze. Dopo l’incontro con Felipe si svolgerà anche quello per Zaccagni, in scadenza nel 2025. I due ingaggi dovranno essere commisurati. Anche l’Arciere chiede 3,5 milioni netti. Il cambio Sarri-Tudor ha posticipato le convocazioni dei manager per ricominciare a trattare. Presentato Tudor, si può procedere. Felipe, la Lazio e la Juve. La partita dei destini incrociati tra campionato, Coppa Italia e mercato. 

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