Juve, tutto su Thiago Motta: Giuntoli aspetta il sì

Il tecnico tiene in stand-by i bianconeri e il Bologna, che spera di trattenerlo e intanto si prepara allo scontro diretto del Dall'Ara
Giorgio Burreddu e Alberto Ghiacci
4 min

Non può essere altro che la “sua” partita, a metà tra ciò che ha messo su a Bologna e l’intenzione di Giuntoli di portarlo sulla panchina della Juve. Lunedì sera Thiago Motta sarà studiato in ogni dettaglio: saluti, smorfie, sguardi, tutto ripreso secondo per secondo da macchine fotografiche e telecamere. La speranza - che conoscendo il personaggio può essere verosimilmente definita vana fin d’ora - sarà quella di scorgere qualche indizio. Il posticipo della penultima di campionato mette di fronte il club rossoblù e quello bianconero, entrambi già in Champions, entrambi qualificati dal successo dell’Atalanta contro la Roma nella serata di domenica scorsa. Ebbene: Thiago Motta li sta tenendo entrambi con il fiato sospeso, per motivi opposti. Da una parte il Bolgona che teme di perderlo, dall’altra la Juve che teme di incassare un no.

Il piano del Bologna per trattenere Thiago Motta

A Casteldebole i tentativi sono continui e alimentati da una certa speranza. Da lì, però, emergono delle tempistiche: Thiago Motta vuole programmare un incontro con il Bologna soltanto dopo la partita contro la Juve. Addirittura più tardi: dopo il Genoa, cioè a campionato concluso. Da ore la dirigenza rossoblù si riunisce per verificare dettagli e condizioni da sottoporre al tecnico mentre lui non ha ancora informato nessuno. Per il Bologna l’equilibrio su cui si gioca la partita non è solo economico, in ballo non c’è solo un contratto; quello che la dirigenza vuole fare è offrire al tecnico una posizione da manager, un ruolo con un potere maggiore in sede di mercato (pur continuando a rispettare l’area tecnica gestita da Sartori e Di Vaio) da far combaciare con tutti gli altri aspetti: dalla tattica al settore giovanile. Una sinergia fortissima sull’onda del we are one rossoblù. Sì, ma con Motta investito di una forza ancora maggiore. Il Bologna crede fermamente nella possibilità di aprire un ciclo con l’allenatore osannato sotto le due torri, lui è visto come perno, come centro di gravità permanente (o almeno per un anno ancora). E anche sapendo come stanno le cose, l’urgenza di spingere e aprire uno spiraglio nelle convinzioni di Motta è un atto importante per la dirigenza, che vuole provarci. Alla fine, però, preso atto di quello che Thiago deciderà, non ci saranno rimpianti. A quel punto lo sguardo si sposterà altrove. Gli occhi sono già fissi su Vincenzo Italiano, l’uomo che ha portato la Fiorentina in un’altra dimensione europea. Non si tratta di un’alternativa, Italiano è un altro progetto, nuovo, con idee da scoprire e valutare, e da avviare sulla base che Motta lascerebbe in città.

Per Thiago Motta in attesa anche la Juve

La Juventus ha individuato proprio nell’italobrasiliano il profilo perfetto a cui affidare il dopo-Allegri. E il dopo-Allegri, ormai, è sempre più dietro l’angolo. Da settimane Giuntoli fa la corte a Thiago Motta sperando di ottenere il sì che darebbe via ai programmi tecnici. Le riflessioni dell’allenatore - da tutti i punti di vista - sono realmente in corso. Spostarsi o restare al Bologna? O addirittura altro? Tutti avrebbero bisogno di sapere al più presto per programmare il futuro. E nel caso della Juve ci sono anche i rinnovi in sospeso, alcuni dei quali molto importanti, dei giocatori da portare alla Continassa sui quali sarebbe bene arrivare un po’ in anticipo, delle decisioni strategiche da formalizzare massimo nel giro di tre settimane. Per adesso c’è l’appuntamento di lunedì sera al Dall’Ara: è la partita di Thiago, in tutti i sensi.


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