Juve, 234 milioni da far fruttare: per Thiago Motta la Champions è più di un dovere

Nelle due sessioni di mercato la società ha investito come mai negli ultimi anni: per Thiago la Champions è più di un dovere
Fabrizio Patania
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O ra tocca a Thiago Motta trovare un ordine logico in campo e dare un senso compiuto al mercato della Juve. Deve pilotarla in Champions. Il traguardo vale come un’assicurazione sulla vita o un obbligo di riscatto sulla panchina. Io spendo, te porti i risultati. Quasi 200 milioni investiti in estate, esclusi i 21 di bonus e gli oneri accessori (commissioni agli agenti) per condurre Di Gregorio, Thuram, Douglas Luiz, Koopmeiners, Adzic, Conceiçao, Nico Gonzalez, Cabal e Kalulu alla Continassa. Altri 34,8 sono entrati nel conto economico a gennaio, senza considerare ulteriori 12,5 di premi “al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi”, come si legge nei comunicati relativi agli acquisti di Alberto Costa (definitivo) e Kelly (obbligo di riscatto) oltre ai prestiti (secchi ma onerosi) di Renato Veiga e Kolo Muani.

Mercato, 234 milioni spesi per la Juve di Thiago Motta

Per la stagione sportiva 2024/25 la Juve ha stanziato da un minimo di 233,7 milioni ad un massimo di 267,2. Mica poco. Sforzo notevole, rischi elevati. L’orizzonte temporale si chiama quarto posto, altrimenti Giuntoli non sarebbe intervenuto navigando a vista per tamponare l’emergenza in difesa (Bremer e Cabal ko, Danilo via, Kalulu fuori un mese) e creare un’alternativa a Vlahovic che non è mai stata Milik: 3,8 milioni più 1,5 di bonus per il jolly portoghese del Chelsea, 1 più 2 per l’attaccante in rotta con Luis Enrique al Psg, al netto degli stipendi.

Il bivio dei bianconeri è la Champions League

È opinione unanime che il dt della Juve, soprattutto in ordine alla difesa e al numero 9 del futuro, abbia rinviato all’estate la vera rivoluzione, quest’anno appena tratteggiata. La Champions, è ovvio, resta l’obiettivo indispensabile per trasferire concretezza al progetto. Veiga e Kolo Muani, altri due gol dopo il timbro al Maradona, hanno contribuito alla rimonta sull’Empoli. Ora, però, la Juve ha bisogno di svoltare. Como, l’Inter allo Stadium e la doppia sfida agli olandesi del Psv Eindhoven possono segnare un nuovo inizio o il principio della fine.

 

 

Da Douglas Luiz a Koopmeiners, le incognite bianconere

La congiuntura favorevole del mercato invernale e il recupero di alcuni giocatori hanno creato una ricchezza offensiva insperata a dicembre. Thiago non aveva mai avuto a disposizione, nello stesso momento, Nico Gonzalez, Conceiçao, Mbangula e Yildiz, a cui si è aggiunto un attaccante duttile come Kolo Muani, centravanti o ala sinistra. Il tecnico ora ha bisogno di scelte definitive a centrocampo. Thuram si è inserito bene, accanto a Locatelli garantisce equilibrio e solidità, non fantasia. Il jolly McKennie trova sempre posto, ma il tasso di qualità non si è ancora alzato rispetto alla passata stagione per il ritardo di Douglas Luiz e il rendimento ordinario (quasi sempre da 6, mai decisivo) di Koopmeiners. Sull’ex Aston Villa e sull’olandese, la Juve ha puntato la bellezza di 100 milioni, esclusi premi e parcelle. Sul campo, al momento, non hanno ripagato l’investimento pari alle cessioni significative (nel totale) dei talenti usciti dalla Next Gen. La domanda resta in attesa di risposta: Locatelli, Douglas Luiz e Koopmeiners possono diventare il terzetto del futuro o no? Il brasiliano è un play o una mezzala? L’ex Atalanta ha bisogno di due punte davanti? Qual è la formazione tipo? I prossimi tre mesi sembrano diventati una strettoia. Motta dipende dai risultati e ancora sta cercando una formula definitiva a cui Giuntoli dovrà dare un seguito in estate, quando forse la Signora ascolterà le offerte per Yildiz e cercherà di cedere Vlahovic al miglior prezzo.

Juve, quanto costano i riscatti da chiudere in estate

A proposito di futuro, non va trascurato quanto costeranno le conferme a luglio. Spendere 7 milioni più 3 di bonus per il prestito di Conceiçao significa gettare le basi per acquistarlo a titolo definitivo preventivandone altri 20-25 di spesa. Trattenere Kalulu significa esercitare il diritto di riscatto e riconoscere 14 milioni al Milan. Di Veiga e Kolo Muani, il primo luglio di ritorno a Londra e Parigi, neppure parliamo. Sono troppi i punti interrogativi.

 


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