Effetto shock. Quali altre sorprese nasconde lo spiazzante Luis Alberto? Sa giocare spiacevoli e incredibili scherzi. Continua ad essere assente in campo, ufficialmente per un versamento ad un ginocchio. E dal mercato ieri è rimbalzata una voce paradossale, clamorosamente confermata. Il Cadice, penultimo nella Liga con 11 punti, vuole riportare il Mago a casa, è pronto a spennarsi economicamente per prenderlo. Ma ha un ingaggio da 2,8 milioni più bonus (fino a 3,5) e andrebbe accontentato Lotito: chiede 20 milioni cash. Da Formello le voci sul Cadice sono state bollate come corbellerie, probabilmente perché il club spagnolo ha pochi fondi. Al di là della posizione della Lazio, Luis Alberto ha aperto ad un inimmaginabile trasferimento. Cadice, antica città portuale nel Sud-Ovest della Spagna, è casa sua. È nato a San José del Valle, che di Cadice è provincia. Due anni fa aveva confessato il suo sogno: «Dove mi piacerebbe terminare la carriera? Sicuramente il sogno è giocare nel Cadice». Può sembrare una follia lasciare la Lazio in corsa Champions per iniziare a lottare per la retrocessione. Eppure il Mago è tentato dall’idea, non l’ha nascosta a Formello. In Spagna, da giorni, lo associano al Valencia (ci sperava Gattuso), al Siviglia (dopo Isco partirà il Papu Gomez) e all’Atletico Madrid (se venderà Joao Felix). Sull’Atletico c’erano state delle conferme, Simeone valuterebbe il Mago come jolly offensivo. Del Cadice s’è iniziato a parlare perché i tifosi del club hanno invaso i profili social della Lazio con l’hashtag #luisalbertoacadiz. Ieri mattina le voci sono diventate indiscrezioni mediatiche, rilanciate da alcuni siti spagnoli.
Gli scenari
Il Cadice vorrebbe provare a prendere Luis in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Lotito ha sempre negato la possibilità di cedere lo spagnolo in prestito, accetta solo pagamenti immediati e non è disposto a fare sconti. Deve riconoscere il 25% dell’eventuale vendita al Liverpool e per acquistare un sostituto ha bisogno di una cifra tra i 10 e i 15 milioni. Ilic del Verona resta il prescelto. Che Luis voglia lasciare la Lazio è noto da metà novembre, da quando uno dei suoi manager, Miguel Alfaro, ha annunciato la possibile partenza a gennaio: «I cicli possono finire». Luis fino a Natale ha rigato dritto, era stato valutato tra i migliori del mini-ritiro invernale. Ma dopo una contusione rimediata contro l’Almeria è finito ai box. Lamenta fastidi ad un ginocchio dovuti ad un versamento che ha provocato gonfiore. Da Formello e dal suo staff non hanno mai annunciato il forfait del giocatore per Lecce. Ma è stato assente per il terzo giorno di fila, fino a sabato probabilmente continuerà a sottoporsi a terapie e a lavorare in palestra ed è scontato pensare che non giocherà mercoledì contro i pugliesi, in ballo resta solo la convocazione.
Le tentazioni
Dando per buona la giustificazione clinica, l’apertura del mercato (2 gennaio) porta a pensare che le sirene provenienti dalla Spagna siano forti tentazioni per il Mago, che contribuiscano a distrarlo. Sarà dura convivere col mercato aperto per lo spagnolo e non sarà facile convincere Lotito ad accettare proposte poco convenienti. A meno che l’Atletico non presenti davvero un’off erta in caso di partenza di Joao Felix, è l’unico club che potrebbe accontentare il presidente della Lazio. Una decisione andrà presa, ponderando pro e contro. Trattenere Luis controvoglia non sarebbe conveniente. Già si lamenta per il trattamento che gli ha riservato Sarri (solo 5 presenze da titolare in A), il quale gli rinfaccia atteggiamenti sbagliati. Si sono parlati di recente, a bocce ferme è facile. Luis attende di capire che ruolo lo aspetti. Intanto è fuori.