Clamorosa offerta dall'Arabia per Milinkovic: il sì può arrivare già oggi!

Trattativa improvvisa: 40 milioni alla Lazio e 20 all'anno al giocatore: tutti i dettagli
Patania-Rindone
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ROMA -  Una nuova offerta dall’Arabia per Milinkovic, ancora più clamorosa di quella dei giorni scorsi, sta tentando lui e la Lazio. Venti milioni all’anno a Sergej, 40 a Lotito. La trattativa si stava sviluppando ieri dopo la mezzanotte, oggi se ne conoscerà l’esito. La squadra è rimasta top secret, potrebbe essere l’Al-Hilal, era spuntata in settimana. L’entità della proposta è talmente alta che Milinkovic sta davvero pensando di lasciare l’Europa e
il sogno di giocare in Champions cambiando vita calcistica. Quaranta milioni è la cifra che stava chiedendo Lotito, di più non può sperare. L’incasso permetterebbe di lanciare subito assalti di mercato. Già ieri c’era la sensazione che si stava entrando nella settimana più calda dell’estate, non solo per il meteo. Lotito fremeva attendendo il gioiello serbo, ballando tra l’ipotesi (concreta) del divorzio e l’ultimo (disperato) assalto per tentare il rinnovo del
contratto. La Juve era nell’ombra, pronta all’agguato. Ma stava giocando al ribasso e con le contropartite tecniche da inserire nell’eventuale operazione. L’Inter non c’era o faceva sapere di non esserci, progettava di entrare in gioco solo in caso di partenza di Barella a fronte di un’offerta irresistibile dalla Premier. Il Napoli si era informato in tempi non sospetti. Lotito non ha mai derogato dal prezzo: 40 milioni cash.

Milinkovic in Arabia, svolta nella notte: i dettagli

Ci sarebbe stato un contatto telefonico la scorsa settimana tra il presidente della Lazio e il centrocampista serbo con esito negativo. Lotito ha provato anche ieri a convincerlo a restare, ma il giocatore davanti ad un’offerta di 20 milioni all’anno non se l’è sentita di dire sì al presidente. Il piano di Lotito era preciso: aspettava a Roma Sergej (visite fissate per giovedì) per parlarci. C’è un legame affettivo profondo. Le sirene arabe nei giorni scorsi sembravano solo di passaggio, ieri è cambiato tutto. Dalla Premier nessuno si è mosso con decisione. Lotito iniziava ad avere una convinzione perché i segnali arrivavano da una sola direzione: Milinkovic, a un anno dalla scadenza, poteva essere d’accordo con la Juve. Le indiscrezioni di un possibile incontro o contatto oggi tra le società si erano affi evolite ieri. Da Formello allontanavano l’ombra di Giuntoli. Milinkovic sperava da giorni di arrivare ad una decisione entro venerdì, evitando di decollare verso il Veneto e di raggiungere il ritiro della Lazio sotto le Tre Cime di Lavaredo. Lo stesso Sarri reclamava una soluzione in tempi rapidi. Lui terrebbe Sergej, ma con la testa sgombra. L’aspetto contrattuale pesa, poi c’è il campo.
La Lazio, seconda e qualificata in Champions, vendendo Milinkovic perderebbe una decina di punti in classifi ca (20 gol e 19 assist negli ultimi due campionati) abbassando il livello. Ma i 40 milioni sono l’off erta che attendeva Lotito. Se andrà a buon fine l’operazione con chi sarà sostituito
Milinkovic?
C’è un asso pronto a prendere il suo posto mantenendo intatte le ambizioni? In ballo, con la Juve, potevano esserci il prestito di Pellegrini e il cartellino di Rovella, bloccato da Allegri. La Lazio non è interessata ad Arthur. Il sogno di Sarri era Zielinski. E’ tutto rinviato ad oggi, all’offerta dall’Arabia. Il Sergente è tentato, vorrebbe accettarla. Lotito ci ha pensato tutta la notte, oggi potrebbe dire sì. Milinkovic e la Lazio non sono mai stati così vicini all’addio.
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