Come nasce la Lazio del futuro: la strategia di Lotito

La società ha scelto calciatori giovani e pronti, Sarri ha in mano una squadra destinata a durare
Come nasce la Lazio del futuro: la strategia di Lotito
Fabrizio Patania
4 min

ROMA - Giovani, ma pronti. Ecco la linea di compromesso stabilita da Lotito. Guidando le manovre da Cortina d’Ampezzo, il presidente factotum sta consegnando la Lazio del futuro a Sarri. Cinque acquisti, appena Rovella e Pellegrini (da formalizzare e annunciare nelle prossime ore) si uniranno a Castellanos, Kamada e Isaksen, in campo ieri sera a Latina nell’ultima amichevole precampionato. Media under 24, per la precisione 23,6 sul totale di 118 anni sommando l’età di ogni giocatore. Sarri, si diceva all’inizio dell’estate, voleva pedine pronte per la Champions e soprattutto un big dello stesso livello o prossimo a Milinkovic.

Kamada, l’erede di Milinkovic

Il punto di caduta, seppure sbucato a sorpresa e non certo preparato da mesi, ha preso le sembianze del centrocampista ex Eintracht Francoforte, 29 presenze (6 gol) e la partecipazione al Mondiale in Qatar con il Giappone, 127 partite (20 reti e 29 assist) in Bundesliga, 8 in Champions, 23 in Europa League (vinta nel 2022) e una finale di Supercoppa Uefa persa contro il Real Madrid. Kamada ha compiuto 27 anni il 5 agosto, era appena sbarcato a Formello. Sarri e Picchioni, quando Lotito ha tirato fuori e proposto il nome, hanno spalancato gli occhi e detto subito sì, neanche credevano potesse venire alla Lazio a parametro zero: il giapponese aveva preso tempo credendo invano all’ipotesi Atletico Madrid, era sfumato il Milan e non gli interessava il progetto del West Ham. Porterà classe, colpi e anche esperienza in un gruppo rinnovato per durare a lungo.

Lazio, un attacco rinnovato

Taty Castellanos, 24 anni, è l’investimento compiuto per creare un’alternativa solida a Immobile, dandogli il tempo di crescere e di adattarsi al calcio italiano dopo un assaggio, di appena una stagione, nella Liga con il Girona. Discorso differente per Gustav Isaksen, 22 anni, ex Midtjylland. Sarri era partito da Berardi (inavvicinabile per costi) e Politano, chiedeva gente collaudata. Lotito guardava l’anagrafe. In quel ruolo c’è Felipe Anderson, entrato in scadenza contrattuale, 30 anni compiuti alla fine di aprile. Dietro al brasiliano, ha sistemato il danese e i suoi colpi (dribbling, cambio di passo, confidenza con la porta) hanno finito per convincere Sarri, che lo aveva conosciuto e apprezzato nel girone di Europa League: al debutto mandò in frantumi la difesa della Lazio (un gol, una traversa, due rigori provocati) nel famoso 5-1 subìto in Danimarca. È assai probabile che Isaksen possa mettere subito sotto pressione Felipe e creare concorrenza.

Lazio, i due rinforzi dalla Juve

Gli ultimi due acquisti, Rovella e Pellegrini, sono in definizione. Lotito tiene in pugno l’operazione, forte di un accordo stabilito con la Juve. Mancano le firme e l’adesione totale dei procuratori all’impianto messo su dalle due società. Rovella ieri sera era in tribuna al Brianteo accanto a Galliani e Carlos Auguro (in uscita): il Monza lo rivorrebbe, ma non può garantire la Champions. La Lazio si sente vicina al traguardo, sono state ipotizzate (ma non ancora annunciate) le visite mediche per mercoledì 16, il giorno dopo Ferragosto. Sul mercato mai dare niente per scontato, i tentativi di inserimento (anche del Milan) vanno tenuto in considerazione. Sarri aspetta i due giocatori a Formello per lanciarsi con decisione verso il debutto in campionato a Lecce. Per Luca Pellegrini, a 24 anni, si tratterebbe di un ritorno e di un passaggio fondamentale della carriera: la Lazio non prende un terzino sinistro di livello dai tempi di Radu e Kolarov (non scherziamo: sono passati quindici anni). Nicolò Rovella, 21 anni, è l’innesto giusto per completezza tecnica ed età per affiancare a Cataldi. Ha contrasto e caratteristiche differenti, può anche muoversi da mezzala, soprattutto arriva alla Lazio con tre stagioni piene di Serie A (due al Genoa, l’ultima al Monza) nelle gambe. Giovane, ma rodato.


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