Zaccagni, segnali di svolta per il rinnovo

La Lazio a lavoro per il contratto dell’esterno: trattativa dura, la società pronta alla rimonta
Zaccagni, segnali di svolta per il rinnovo© BARTOLETTI

ROMA - Trattativa dura, segnali di svolta. Il ds Fabiani e gli agenti di Zaccagni si sono incrociati a Monaco di Baviera, dove erano saliti per assistere agli ottavi Champions con il Bayern. Si sono fermati in Germania, approfittando della trasferta per coltivare altri contatti e lavorare. Presto verrà fissato un appuntamento. La Lazio incalza dopo mesi di silenzio e il tentativo (andato a vuoto) di Lotito in estate, all’epoca dell’unico vero approccio per il rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Occhio, mica manca tanto. Tra nove mesi, Zaccagni sarebbe libero di decidere il proprio futuro come sta succedendo a Felipe Anderson, il cui contratto è già scaduto e si continua a parlare di rinnovo, anche se due incontri con la Juve e tempi così lunghi segnalano un probabile divorzio. Fabiani conta di rimontare con il brasiliano e un mese fa ha già incontrato i procuratori di Zaccagni, cercando di limare e ridurre le distanze, riannodando i fili del discorso. Conta anche sulla volontà del giocatore, acquistato dalla Lazio (graditissimo da Sarri) nell’estate 2021, 29 anni da compiere il 16 giugno, in Germania se il ct Spalletti deciderà di inserirlo nella lista dei 23 azzurri per l’Europeo.

Rinnovo Zaccagni, la distanza tra domanda e offerta

 E’ forse il contratto più importante della sua carriera. Guadagna 1,9 milioni di euro a stagione e in estate è fallito l’accordo per il prolungamento. Lotito aveva proposto 2,4-2,5. Gli agenti dell’attaccante esterno ex Verona chiedevano 3 più bonus. Considerando il ruolo, la crescita di rendimento (nel passato campionato realizzò 10 reti, quest’anno è stato penalizzato dagli infortuni) e la chiamata in Nazionale (titolare con Macedonia e Ucraina alle prime due partite del nuovo corso) è logico che ci fosse una certa differenza tra richiesta e offerta. I mesi sono passati e la forbice si potrebbe essere allargata, soprattutto pensando ai 4 garantiti a Luis Alberto e alla scadenza tra un anno. Secondo alcune indiscrezioni, la Fiorentina a gennaio avrebbe provato a chiedere Zaccagni, ricevendo il garbato no di Lotito. Mattia vuole restare alla Lazio e forse sarebbero altre proposte a farlo tentennare. Se gli arrivassero proposte da 5 o 6 milioni, sarebbe impossibile da trattenere, ma la Lazio spera di chiudere l’accordo in tempi brevi.


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L'intreccio con Felipe Anderson

 E’ chiaro che il suo prolungamento, per un semplice calcolo aritmetico e di parametri, s’interseca con quello (eventuale) di Felipe. La Lazio aveva offerto 3,5 (compresi bonus) al brasiliano. Quattro milioni era la richiesta. Posto che non si sia già impegnato con la Juve (come ci garantiscono fonti vicine ai suoi procuratori), bisogna lavorare sulla scadenza, non solo sulle cifre. Un conto sarebbe parlare di un triennale per un giocatore di 31 anni e un altro di un quinquennale. Le due trattative (Zaccagni e Felipe o Felipe e Zaccagni), pur essendo casi diversi, non possono evidentemente essere scollegate in relazione alle cifre. 


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ROMA - Trattativa dura, segnali di svolta. Il ds Fabiani e gli agenti di Zaccagni si sono incrociati a Monaco di Baviera, dove erano saliti per assistere agli ottavi Champions con il Bayern. Si sono fermati in Germania, approfittando della trasferta per coltivare altri contatti e lavorare. Presto verrà fissato un appuntamento. La Lazio incalza dopo mesi di silenzio e il tentativo (andato a vuoto) di Lotito in estate, all’epoca dell’unico vero approccio per il rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Occhio, mica manca tanto. Tra nove mesi, Zaccagni sarebbe libero di decidere il proprio futuro come sta succedendo a Felipe Anderson, il cui contratto è già scaduto e si continua a parlare di rinnovo, anche se due incontri con la Juve e tempi così lunghi segnalano un probabile divorzio. Fabiani conta di rimontare con il brasiliano e un mese fa ha già incontrato i procuratori di Zaccagni, cercando di limare e ridurre le distanze, riannodando i fili del discorso. Conta anche sulla volontà del giocatore, acquistato dalla Lazio (graditissimo da Sarri) nell’estate 2021, 29 anni da compiere il 16 giugno, in Germania se il ct Spalletti deciderà di inserirlo nella lista dei 23 azzurri per l’Europeo.

Rinnovo Zaccagni, la distanza tra domanda e offerta

 E’ forse il contratto più importante della sua carriera. Guadagna 1,9 milioni di euro a stagione e in estate è fallito l’accordo per il prolungamento. Lotito aveva proposto 2,4-2,5. Gli agenti dell’attaccante esterno ex Verona chiedevano 3 più bonus. Considerando il ruolo, la crescita di rendimento (nel passato campionato realizzò 10 reti, quest’anno è stato penalizzato dagli infortuni) e la chiamata in Nazionale (titolare con Macedonia e Ucraina alle prime due partite del nuovo corso) è logico che ci fosse una certa differenza tra richiesta e offerta. I mesi sono passati e la forbice si potrebbe essere allargata, soprattutto pensando ai 4 garantiti a Luis Alberto e alla scadenza tra un anno. Secondo alcune indiscrezioni, la Fiorentina a gennaio avrebbe provato a chiedere Zaccagni, ricevendo il garbato no di Lotito. Mattia vuole restare alla Lazio e forse sarebbero altre proposte a farlo tentennare. Se gli arrivassero proposte da 5 o 6 milioni, sarebbe impossibile da trattenere, ma la Lazio spera di chiudere l’accordo in tempi brevi.


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