ROMA - La nuova vita di Lazzari, nient’altro che la “vecchia”. Quella che preferisce da sempre: esterno a tutta fascia, ora anche a sinistra, proseguendo se necessario con l’esperimento testato con la Salernitana per la prima volta in carriera. È tornato a fare il quinto con Tudor al comando, adesso prova a farsi in quattro a prescindere dalla corsia. Subito titolare alla prima convocazione, le tre partite inaugurali con il croato alla guida le aveva saltate per colpa di una lesione al polpaccio. Il campo per ripartire a mille, i social per smentire le voci di un presunto addio, staccandosi dalla lista dei calciatori in fuga, che hanno richiesto alla società la cessione in estate: «Non avendo social mi devo difendere tramite questo profilo», ha postato utilizzando l’account Instagram della moglie Diletta. «Smentisco categoricamente tutti gli articoli usciti circa il mio futuro. Sempre forza Lazio».
Lazzari, una 'nuova' posizione con Tudor
Lazzari, più che lasciare, cerca il rilancio con il ritorno alla difesa a tre: si muoverà come ai tempi della Spal e durante la gestione Inzaghi, stavolta rendendosi disponibile anche a occupare la fascia opposta a quella abituale. Tudor ha spiegato la sua scelta all’Olimpico nella conferenza post-Salernitana: «Per esperienza dico che non è importante la fascia, ma che i quinti possono giocare sia a destra, sia a sinistra. Da una parte può crossare, dall’altra può andare dentro. Lui mi ha detto che ci si trova bene, ha una grande gamba, la rapidità che ci serviva». Da Lazovic a Lazzari, insomma: già al Verona l’allenatore aveva dimostrato di voler puntare su un esterno a piede invertito.
Il rilancio di Lazzari dopo gli alti e bassi con Sarri
Pienamente inserito nel progetto, come d’altronde suggerisce la scadenza contrattuale: nel novembre 2022 aveva rinnovato fino al 30 giugno 2027. La sua posizione era già stata blindata un anno e mezzo fa. Si era trasformato in terzino con Sarri, l’esperienza insieme ha vissuto alti e bassi, momenti convincenti e altri negativi. Le gerarchie sono state mutevoli, condizionate dallo stato di forma degli interpreti della linea a quattro (spesso si è conteso la maglia con Hysaj). Con Tudor, al contrario, ricoprirà il ruolo che ha caratterizzato la sua intera carriera, fatta eccezione per il periodo con il Comandante in panchina.
Le prospettive di Lazzari nella Lazio del futuro
Il cambio di modulo lo favorisce rispetto al 4-3-3, la sfida con la Salernitana rappresenta un nuovo inizio, posticipato di qualche gara a causa dell’infortunio muscolare che l’ha bloccato proprio due giorni prima di Lazio-Juventus di campionato, partita d’esordio sulla panchina biancoceleste del tecnico croato. Sono passati 2 anni dall’ultimo gol segnato (al Sassuolo il 2 aprile 2022), quest’anno ha collezionato soltanto 2 assist in tutte le competizioni (per Vecino con il Torino e per Pedro con il Cagliari). Il finale di questa stagione di Lazzari può essere la rincorsa per la prossima.