Lazio rebus, Kamada non basta: tutti i dubbi di Tudor

Il tecnico ha rilanciato il giapponese (verso il rinnovo) ma in discussione ci sono Rovella e Isaksen. A tutta fascia? Zaccagni preferisce di no
Lazio rebus, Kamada non basta: tutti i dubbi di Tudor© BARTOLETTI
Fabrizio Patania
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ROMA - Kamada è orientato verso il rinnovo e forse, in attesa confermi l’opzione a suo favore con il deposito del contratto, è l’unica buona notizia a cui aggrapparsi dentro il tempo sospeso della Lazio. Tre partite di campionato, l’Europa League da blindare e il tavolo da aprire con Tudor. Se non proprio rivoluzione, si tratterà di un intervento profondo, da mediare e concordare con la società biancoceleste. Il tecnico chiede due difensori centrali, un esterno, due trequartisti, un centravanti per completare la virata verso il 3-4-2-1. Questo è il tempo delle valutazioni, così ha inteso la dirigenza l’ultimo scorcio di stagione, dando la possibilità al croato di studiare l’organico. Le decisioni verranno prese da Lotito a bocce ferme, come è sempre avvenuto nel corso della sua ventennale gestione. Appuntamento a fine maggio, non prima, anche se certe idee si conoscono e diversi punti critici, a monte del progetto, esistono. Se il destino di Luis Alberto e di Immobile, per motivi diversi, è in sospeso, sono entrati in discussione nomi considerati punti fermi sino a poche settimane fa e costati non poco alla società.

Lazio, l'involuzione di alcuni calciatori

Guendouzi è tornato a giocare stabilmente, ma ha rinviato a fine stagione ogni scelta e non si tratta dell’unico capitolo spinoso. Zaccagni ha appena firmato il rinnovo e gradirebbe essere utilizzato nel suo ruolo, non da esterno a tutta fascia. Rovella e Isaksen non giocano con il nuovo allenatore. L’ex centrocampista della Juve è appena rientrato da uno stop lungo due mesi per la pubalgia, ma è inquieto. Tudor predilige centrocampisti di fisico e di struttura, tipo Vecino. «Deve mettere su chili» ha spiegato venerdì, aggiungendo che in questo momento le gerarchie sono diverse. Dal suo arrivo, Rovella ha totalizzato appena 23 minuti e si è allenato persino da trequartista. La Lazio, per strapparlo ai bianconeri, ha investito 17 milioni. Sarri gli aveva consegnato le chiavi del centrocampo dopo aver “bucato” l’estate precedente Marcos Antonio, di rientro per fine prestito e da sistemare a luglio.

I dubbi in vista della prossima stagione

E’ finito fuori dai radar anche Isaksen, preso per 12 milioni più 4 di bonus, alternativa designata di Felipe, titolare negli ottavi di andata in Champions di fronte al Bayern Monaco (conquistò il rigore trasformato da Ciro). Piaceva a Sarri, che lo stava addestrando e inserendo un po’ alla volta: a marzo Isaksen era stato convocato per la prima volta dalla Danimarca. Tudor lo ha tolto dopo il primo tempo nel derby (in cui si era segnalato tra i migliori) e lo ha sistematicamente escluso: è rimasto fuori anche a Monza. In totale, con la nuova gestione, 4 presenze in campionato e 144 minuti per il danese. Pedro, anni 36, ha sommato 172 minuti in 6 partite di Serie A. Rovella e Isaksen erano venuti a Roma pensando di far parte del futuro della Lazio. E ora? Luca Pellegrini vedeva poco il campo con Sarri, ma con Tudor gioca ancora meno e il cambio di modulo avrebbe in realtà dovuto favorirlo. Pensate se arrivasse una proposta importante per Luis Alberto. Sono dubbi e incertezze pesanti in una fase di ricostruzione. Da dove ripartirà la Lazio di Tudor e quanto costerà a Lotito sconfessare le scelte della scorsa estate? 


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