Lazio, Barak jolly in avanti. E c’è l’idea Gosens

Il giocatore della Fiorentina da sempre tra i pupilli di Tudor. L’esterno vuole tornare in Italia
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Roma - La conta delle conte per fissare i punti fermi, la caccia a giocatori fisici per completare centrocampo e trequarti. Tudor sta puntando su Guendouzi (o Vecino) e Kamada. Con lui Cataldi e soprattutto Rovella, i registi di Sarri, si sono trovati svantaggiati. Vuole aggiungere fisicità e i due reparti che ne possono vantare di meno sono facilmente indentificabili. A centrocampo tutto ruota attorno alla posizione del francese, tra i giocatori in bilico per scelta personale. Con Igor è solo tregua. Guendouzi punta gli Europei, punta a sfruttare le ultime tre partite per strappare la chiamata di Deschamps, sa che non è una prima scelta, vuole provarci. Poi valuterà il suo futuro. Per la Lazio, dopo il riscatto dall’OM (18 milioni con i bonus) vale 30 milioni. Se partirà Guendouzi andrà rimpiazzato, se rimarrà si deciderà se aggiungere un colosso in più o soltanto un esterno sinistro a centrocampo. E’ stato proposto il centrale Sissoko dello Strasburgo, 1,93 di altezza, si libera a giugno. Per la fascia mancina balla sempre il nome di Gosens dell’Union Berlino. Vuole lasciare la Germania, è stato proposto ad alcuni club italiani, tra questi la Lazio che lo considera un buon profilo. Nell’ultimo anno con l’Atalanta e nell’anno e mezzo all’Inter è stato frenato da infortuni, con l’Union ha ritrovato continuità. Un profilo alla Tudor è Antonin Barak, 29 anni, 1,90, ex Verona. Igor l’aveva valorizzato a Verona, alla Fiorentina non ha vissuto la stessa avventura. E’ in scadenza nel 2026 e il richiamo dell’allenatore croato potrebbe spingerlo a lasciare Firenze. Tudor lo utilizzava ne 3-4-2-1 nei due trequartisti, per caratteristiche fisiche e tecniche è il prototipo del giocatore ideale.  


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Lazio, l’attacco

Serviranno decisioni anche per l’attacco. Castellanos non è in discussione per la società, Ciro è combattuto tra la tentazione di partire e l’idea di restare. Lunedì, al Gran Galà del Calcio, ha parlato Alessandro Moggi, manager di Ciro insieme a Marco Sommella: «Immobile è la storia della Lazio, è il capitano e ha un contratto per altre due stagioni. Per me è un punto di riferimento per tutto l’ambiente. In questi anni ha ricevuto tante offerte e le ha sempre rifiutate così come le ha rifiutate il presidente Lotito. Per lui rimanere alla Lazio è stato un onore per così tanto tempo».

I nomi

Una punta in più va aggiunta. La Lazio segue la querelle Dia-Salernitana, la conclusione della battaglia legale determinerà anche il prezzo del cartellino. Se si abbasserà da 20 a dieci milioni un pensiero sarà fatto. E’ stato seguito Loum Tchaouna, 20 anni, jolly d’attacco della Salernitana. Ha segnato contro l’Atalanta, è tra le poche note liete della stagione granata. E’ giovane, esplosivo, sarebbe un acquisto aggiuntivo, su cui lavorare, ma a quale prezzo? La valutazione è da fissare, la Salernitana proverà a incassare il più possibile per tentare la risalita. In Grecia c’è Ioannidis del Panathinaikos, centravanti puro. Tudor gioca con una punta, averne tre e non più due può essere d’aiuto per aggiungere gol, ma la gestione sarebbe ancora più complicata di adesso. E’ un rischio da correre più del restare a secco di colpi.  


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Roma - La conta delle conte per fissare i punti fermi, la caccia a giocatori fisici per completare centrocampo e trequarti. Tudor sta puntando su Guendouzi (o Vecino) e Kamada. Con lui Cataldi e soprattutto Rovella, i registi di Sarri, si sono trovati svantaggiati. Vuole aggiungere fisicità e i due reparti che ne possono vantare di meno sono facilmente indentificabili. A centrocampo tutto ruota attorno alla posizione del francese, tra i giocatori in bilico per scelta personale. Con Igor è solo tregua. Guendouzi punta gli Europei, punta a sfruttare le ultime tre partite per strappare la chiamata di Deschamps, sa che non è una prima scelta, vuole provarci. Poi valuterà il suo futuro. Per la Lazio, dopo il riscatto dall’OM (18 milioni con i bonus) vale 30 milioni. Se partirà Guendouzi andrà rimpiazzato, se rimarrà si deciderà se aggiungere un colosso in più o soltanto un esterno sinistro a centrocampo. E’ stato proposto il centrale Sissoko dello Strasburgo, 1,93 di altezza, si libera a giugno. Per la fascia mancina balla sempre il nome di Gosens dell’Union Berlino. Vuole lasciare la Germania, è stato proposto ad alcuni club italiani, tra questi la Lazio che lo considera un buon profilo. Nell’ultimo anno con l’Atalanta e nell’anno e mezzo all’Inter è stato frenato da infortuni, con l’Union ha ritrovato continuità. Un profilo alla Tudor è Antonin Barak, 29 anni, 1,90, ex Verona. Igor l’aveva valorizzato a Verona, alla Fiorentina non ha vissuto la stessa avventura. E’ in scadenza nel 2026 e il richiamo dell’allenatore croato potrebbe spingerlo a lasciare Firenze. Tudor lo utilizzava ne 3-4-2-1 nei due trequartisti, per caratteristiche fisiche e tecniche è il prototipo del giocatore ideale.  


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