La funzione dell'arbitro, all'Università del Salento confronto Rocchi-Sticchi Damiani

Dopo le polemiche e la squalifica il patron dei salentini chiede chiarimenti sullo step on foot. Il designatore: "Quanto accaduto in Lecce-Milan è codificato"
La funzione dell'arbitro, all'Università del Salento confronto Rocchi-Sticchi Damiani© ANSA
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"La funzione dell'arbitro tra rispetto delle regole e nuove tecnologie". Se ne è parlato lunedì a Lecce, presso l'Università del Salento, ripercorrendo la storia del movimento e i grandi passi in avanti legati alle metodologie e agli strumenti e approfondendo agli scenari che riguardano il futuro della classe arbitrale. Dopo i saluti istituzionali, portati dal presidente del corso di laurea in Diritto e Management dello Sport Attilio Pisanò, di Pierluigi Portaluri (ordinario di Diritto Amministrativo), di Mario Luigi Torsello (presidente della Corte federale d'Appello della Figc) e di Paolo Mormando (procuratore federale interregionale Figc) sono intervenuti il designatore Gianluca Rocchi, il presidente dell'Aia Carlo Pacifici e Domenico Celi, il presidente del Comitato Regionale Arbitri Puglia. Un evento sicuramente riuscito e partecipato, fortemente voluto dal prof. Luigi Melica, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e organizzato grazie all'impegno stesso Torsello.

Botta e risposta tra Rocchi e Sticchi Damiani

Durante l'incontro, è andato in scena un botta e risposta tra Rocchi e il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, il quale ha chiesto al designatore se potrà cambiare qualcosa, come capitato con una diversa interpretazione dei rigori per i falli di mano, anche per lo "step on foot", ricordando l'episodio che costò al suo Lecce la vittoria contro il Milan (gol annullato a Piccoli allo scadere per un intervento su Thiaw giudicato falloso) e al massimo dirigente del club una squalifica fino al 4 dicembre per le successive proteste. "Esasperarlo in ogni zona del campo - rileva Sticchi Damiani -, che sia volontario o involontario, parziale o no, che conduca a un gol oppure no, può portare a una rivalutazione?". "Sono sempre per la valutazione in campo, e in quel caso la tecnologia non c’entra più, ed é chiaro che dobbiamo oggettivizzare il più possibile, anche perché c’é l’immediatezza della situazione, il giocatore ha preso la posizione e segnato una rete... Situazione di immediatezza. Usare il buonsenso? Non si può utilizzare il buonsenso al posto del regolamento. Quanto accaduto in Lecce-Milan è normato, codificato. La sala Var é dovuta intervenire per far applicare il regolamento".

Secondo il presidente Pacifici, "la tecnologia è uno strumento fondamentale nel calcio moderno, l'uso è coerente e i risultati sono positivi, ma non potrà mai sostituire l'uomo". Tra gli argomenti sul tavolo del convegno alcuni spunti di riflessione: il ritorno del fuorigioco con la luce, il tempo effettivo di gioco e l'espulsione a tempo. 


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