Milan, il Diavolo ridisegna l’attacco alla francese

Senza Ibra e Brahim Diaz, il Milan deve reimpostare il reparto: Thuram jr attratto dalla colonia transalpina, da Giroud a Theo
Adriano Ancona
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MILANO - Stuzzica sempre più il nome di Marcus Thuram, soprattutto ora che la sua scadenza contrattuale si avvicina. Il Milan ha una carta da giocare, se possibile, forse migliore rispetto all’ingaggio che può offrire il Paris Saint Germain a un giocatore che piace molto in Europa. A Milanello, infatti, si parla francese: gente come Maignan, Giroud, Theo Hernandez, Kalulu, Bennacer più Adli e Ballo-Tourè in questi anni ha formato una colonia transalpina in maglia rossonera. Argomento abbastanza valido adesso che sta arrivando il momento di decidere. La progettualità offerta dal Milan, dopo una stagione da semifinalista europea, non va certo tralasciata. E la possibilità di una maglia da titolare nel contesto dorato della Champions League, che al trequartista figlio d’arte manca da quasi tre anni, compone il resto del mosaico. Thuram, poi, ha esordito in Champions proprio a San Siro. Quando l’Inter era l’avversaria del suo Borussia Monchengladbach e veniva fermata sul pari. L’opera di convincimento non si è mai raffreddata. Così come Kamada è già stato prenotato dal Milan: il cambio al timone del mercato, dopo una situazione impostata già da Maldini e Massara, ha soltanto fatto dilatare un po’ i tempi.

Restyling

Il via-vai sulla trequarti è da mettere in conto fin d’ora. Effetti collaterali di un reparto che non ha prodotto un biennio di pure certezze. Magari nessuna rivoluzione, ma il restyling si intravede: cominciando dall’ufficialità data poche ore fa, circa il ritorno al Real Madrid di Brahim Diaz. «Grazie di cuore, non vi dimenticherò», ha scritto ieri sui social, come messaggio di addio al Milan. Lo spagnolo verrà presentato domani dal Real, dove ha già giocato ma nel frattempo è anche stato un po’ dimenticato dopo tre anni di prestito da queste parti. Diaz non è stato tra le note positive in maglia rossonera, mentre Ibrahimovic è l’altra uscita annunciata. Una batteria che a breve potrebbe essere completata da Rebic, che nel Milan quest’anno non ha affatto brillato: l’ultima rete del croato risale all’inizio di ottobre. Il resto, delusioni assortite. Su Rebic c'è l'interesse del Besiktas, che sembra avere messo nel mirino anche Origi. Attorno a De Ketelaere, invece, il Milan prenderà una decisione nel corso dell’estate: l’investimento significativo fatto un anno fa, per il belga, finora non ha fruttato. E l’ipotesi del prestito che sembrava difficilmente credibile qualche mese fa, adesso è viva.

Linea verde

Giovani, ma dalla comprovata maturazione ottenuta nelle ultime stagioni di A, sono Maldini e Colombo. Il primo – che ieri sera si è dovuto chiamare fuori, causa infortunio, dallo spareggio tra Spezia e Verona – al rientro a Milanello non troverà più il padre Paolo uscito di scena martedì scorso. Anche per questo, il futuro di Maldini junior sarà da ridiscutere nelle prossime settimane. Mentre Colombo, cinque gol compreso quello decisivo per la salvezza del Lecce, dopo il prestito potrebbe essere tenuto in organico dal Milan.


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