Al Milan voltano le spalle al mercato di Maldini

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Al Milan voltano le spalle al mercato di Maldini© LAPRESSE
Franco Ordine
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La prima mossa di mercato del Milan senza più Maldini (e Massara) è sembrata una sorta di adesione totale al lavoro preparatorio della precedente area tecnica che venne liquidata 24 ore dopo la fine del campionato. Loftus-Cheek infatti è un nome iscritto nella lista rossonera fin dal giorno della sfida londinese con il Chelsea in Champions League. Allora Pioli e Maldini furono sorpresi dalla prestazione del centrocampista a tal punto da aprire subito un fascicolo a suo nome per seguirlo durante il resto della stagione. Ma si è trattato appunto solo di una prima impressione avvalorata dal giudizio del tecnico che, nella nuova linea guida di mercato condivisa tra Milanello e casa Milan, assume sempre maggiore rilievo. La seconda mossa del mercato preparato da Maldini era quella del giapponese Kamada, a parametro zero: la pista, appena Furlani e Moncada sono arrivati al volante del club, è stata velocemente abbandonata.

Il cambio di rotta sul mercato rossonero

Stessa scelta anche per un paio di obiettivi considerati utili alla prossima stagione dall’ex capitano rossonero e cioè Berardi e Arnautovic, quest’ultimo “battezzato” quale sostituto nella rosa di Ibrahimovic. Come si intuisce dalle nuove scelte, il mercato del Milan ha imboccato un’altra strada. È passato dalla cessione dolorosa di Tonali ricavando la cifra record di 80 milioni per spianare la strada ad una striscia di nuovi arrivi dalla cifra tecnica considerevole. Pulisic, estrazione Chelsea, è uno di questi. Se si esclude Sportiello (secondo portiere prenotato a gennaio scorso) e si aspetta l’olandese Reijnders particolarmente raccomandato da Pioli per rimpiazzare Bennacer infortunato oltre a un attaccante (Isaksen) di recente scoperta, si capisce la strategia del nuovo Milan che tende a cancellare il mercato fatto da Maldini con la mossa più significativa tra tutte che è quella di accettare richieste (Aston Villa) sul conto di Cdk, l’acquisto più oneroso della passata stagione (35,5 milioni) dal rendimento pari a zero e considerato inadatto al calcio italiano per temperamento più che per talento tecnico. Alla fine delle operazioni, dando per buona la battuta di Scaroni («Furlani ci sta abituando bene, un acquisto a settimana») il Milan che verrà avrà probabilmente una caratteristica inattesa. E cioè sarà il più lontano possibile dall’idea e dai piani della passata area tecnica.


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