Milan, Furlani: "Non abbiamo bisogno di cedere. Giroud? Se va via..."

Le parole dell'amministratore delegato rossonero in vista della prossima sessione estiva di calciomercato: "Abbiamo la possibilità di investire"
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Intervenuto a Dazn nel corso di Supertele, l'amminsitratore delegato Furlani si è soffermato sulle future strategie di mercato del Milan: "La nostra filosofia, sembra ovvio, è quella di migliorare la squadra. Quest'anno sarà un lavoro più leggero rispetto allo scorso anno, le basi ci sono. Non è giusto dire che puntiamo solo su una tipologia di giocatori, il lavoro che facciamo come fanno le altre società, è guardare vari criteri. Quando analizziamo potenziali acquisti, partiamo dallo scouting ovviamente che è importantissimo, ci sono i dati di cui si parla tanto che ci aiutano nella scelta, si guarda la storia medica e la personalità del giocatore, oltre ovviamente al tema finanziario. Questi sono tutti elementi per scegliere un giocatore, anche se non ci sono caratteristiche necessariamente in partenza che ti dicono solo di questo o quel tipo”.

Furlani e il fatturato del Milan

"Siamo attorno ai 400 milioni circa. Quanto può crescere? Domanda complicata. Dipende sicuramente dall'attività che facciamo noi e quindi dal lavoro che svolgiamo coi nostri partners (Puma, MSC, Emirates…), in parte dipende dalle competizioni UEFA e dal lavoro che facciamo con la Serie A per accrescere il fatturato della Serie A soprattutto a livello media. E poi c’è la parte stadio che è importantissima: a oggi come stadio abbiamo San Siro e ci focalizziamo su questo per renderlo un’esperienza migliore per i nostri tifosi. Un domani chi lo sa. Di sicuro non abbiamo bisogno di fare cessioni per rientrare delle perdite. Siamo una società in attivo, abbiamo la possibilità di investire. Leao, Maignan e Theo Hernandez sono contenti di rimanere al Milan e hanno contratti lunghi. Giroud? Se decidesse di andare via qualcosa faremo. È stato un grande protagonista dell'anno dello scudetto".

Furlani e la stagione del Milan

"Sarà una settimana chiave sia da tifoso che da dirigente, affrontiamo le prossime gare con grande ottimismo. Adesso è un po' presto per fare giudizi, sicuramente abbiamo fatto meglio rispetto allo scorso anno. Siamo 12 punti avanti rispetto a un anno fa. Peccato essere usciti dalla Champions, ma il girone era difficile".


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