Figlio d'arte, amante delle bellezze artistiche, punta che negli anni ha affinato le sue doti da goleador. È Giovanni Simeone, l'attaccante che a breve potrebbe approdare al Napoli. Suo padre, Diego Pablo, dopo aver a lungo giocato in Italia, ora è icona oltre che allenatore dell'Atletico Madrid. Andiamo a scoprire chi è il Cholito al di fuori del campo di calcio.
Simeone: da bambino voleva scoprire le stelle
Giovanni Simeone, da bambino, più che una stella avrebbe voluto guardarle e studiarle le stelle. Avrebbe voluto diventare astronomo, infatti; ha iniziato invece con il calcio e con il River Plate prima di approdare al Genoa, in Italia. Cholito è il soprannome che si è ritrovato visto che il padre era il Cholo, parola che deriva dall'azteco Xoloitzcuintli, ossia 'incrocio di razze'. Così inizio a chiamarlo un tecnico delle giovanili del Velez.
Simeone: meditando si riconnette con il mondo
La meditazione, per l'attaccante cercato dal Napoli, è cosa piuttosto recente. Ha iniziato al Genoa, poi ha proseguito con la Fiorentina. Ha imparato a respirare in modo connetto, a riconnettersi con il mondo intorno a sé. “Togliere i pensieri che uno ha in testa con la respirazione mi aiuta tanto a stare bene e in equilibrio. Medito tutti i giorni: prima lo facevo una o due volte la settimana, ora 10-15 minuti ogni giorno. Mi fa sentire in equilibrio”.
Simeone: la fede è quella buddhista
Simeone è buddhista. “Credo nel potere dell’energia positiva, per questo provo a stare vicino a chi la emana . In questi anni mi è capitato di avere compagni o allenatori che ne sprigionavano di negativa e così cercavo di tenerli a distanza. Pratico la meditazione perché, grazie a mia madre Carolina, sono diventato buddhista. A casa ho una statua del Buddha e mi sono tatuato anche uno dei suoi simboli sulla gamba”.
Simeone, nonna Nora legge il futuro
La nonna del Cholito, Nora, legge il futuro: fa l'astrologa. Interpreta anche i tarocchi e in Argentina ha uno studio dove riceve su appuntamento i clienti. “Una volta mi disse che mi avrebbe chiamato la Nazionale Under 20, le dissi che ero troppo giovane, e invece mi chiamò veramente. Da allora le ho detto che non voglio sapere più nulla perché il futuro mi spaventa”.
Simeone: Rocky per motivarsi
Prima di una partita speciale, Simeone si motiva con un film su Rocky. “Lo faccio sempre quando ho bisogno di una carica extra. C'è una sua frase a cui penso sempre: che la vita ti mette spesso in ginocchio e non importa quanto colpisci, importa è quante volte ti rialzi”. Ha un rito scaramantico: quando entra in campo, guarda entrambe le porte.
Simeone: suona la chitarra e visita i musei
A Simeone piace la musica rock, ma ascolta volentieri anche blues e jazz, e suona la chitarra. Iniziò a prendere lezioni a Firenze. Quando ha tempo, si dedica anche ai videogiochi e a visitare i musei.
La zia Natalia dice di lui: “Ha il corpo di un giovane e l'anima di un vecchio”. Il suo libro preferito è 'L'alchimista' di Paulo Coelho: “Mi ha lasciato dentro valori importanti e mi ha insegnato che nella vita è più importante il cammino della meta”.