Ounahi, la mossa del Napoli: ecco come punta a superare la concorrenza

Il Leicester offre 20 milioni, ma gli azzurri hanno giocato d’anticipo e sono pronti a lasciare il calciatore all’Angers fino a fine stagione. Una strategia già sperimentata con successo nel caso di Koulibaly
Ounahi, la mossa del Napoli: ecco come punta a superare la concorrenza© Getty Images
Antonio Giordano
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C’è un caos calmo ch’è un classico di certi tempi: s’avverte (spesso) a gennaio, però è frequente pure a giugno. Racconta il calcio in prossimità del mercato, dei silenzi che pare disegnino il vuoto e invece nascondono semplicemente l’attivismo più sfrenato: poi, però, c’è sempre una vocina che scuote, diventa un’eco, e pure in questo 2023 è andata così. Su Azzedine Ounahi (22) le luci della ribalta si sono accese in Qatar e ciò che prima restava avvolto nel mistero adesso si trasforma in urla da copertina che l’Équipe dedica al centrocampista marocchino: è ormai da un po’ che il Napoli e quell’8 volante divenuto un personaggio del Mondiale stanno flirtando e stavolta, in Francia, si sbilanciano. C’è una discreta ressa (virtuale) dinnanzi alla sede dell’Angers, combattuto in questa dimensione sovrannaturale che il destino sta off rendo al club: il campionato è un tormento esistenziale, ultimo in classifica con otto punti e un’altra sconfitta, ieri, con il Lorient; però poi un accerchiamento insolito e scintillante, questa è l’estasi, per avere Ounahi. Ci stanno provando in tanti, il Leicester sarebbe arrivato a proporre venti milioni, però il Napoli resterebbe in vantaggio: tutto merito di un tackle in anticipo, che garantirebbe all’Angers di incassare una cifra analoga subito, cedere il calciatore adesso - a gennaio - e però tenerselo in prestito sino a giugno. Così, per sperare di salvarsi.

Si può fare?

Sono storie antiche quanto il calcio, non stupiscono però hanno il loro effetto speciale: il Napoli ha una strategia, appartiene ad un progetto ormai quasi ventennale, e già in passato è stato battuto il sentiero della prenotazione. Inler venne strappato all’Udinese nel 2011 a gennaio, con stretta di mano puntualmente rispettata sei mesi dopo; e Koulibaly, nel 2014, divenne azzurro di fatto proprio in chiusura del mercato invernale, sfruttato per farsi concedere dal Genk la promessa che poi, più in là, il K2 sarebbe stato adagiato a Castel Volturno, perla modica cifra di sette milioni di euro. Ounahi ha un costo più elevato, l’ha stabilito il Mondiale e rischia di farlo stabilizzare o accrescere quel suo contratto con l’Angers, che scadrà nel 2026: bisogna trattare e dovendolo fare il Napoli s’è portato un po’ di lavoro avanti.

Poi "Bere"

Dalla sera in cui s’è scoperto che Bartosz Bereszynski (30) avrebbe dovuto preparare le proprie valigie è passato un po’ di tempo, quanto basta per accorgersi che qualcosa va scavalcato: in realtà siamo alla stesura dell’accordo, con Alessandro Zanoli (22) ch’è consapevole di dover intraprendere il viaggio all’incontrario, rispetto al suo omologo. Ogni istante è quello buono e da qui al 31 gennaio ce ne sono di giorni a disposizione: oggi, domani o anche oltre l’8, la domenica di Samp-Napoli. 

Aspettando

Poi verrà la pianificazione, che in realtà è già cominciata ma che prevede analisi più profonde: a Bari, società di famiglia, c’è Walid Cheddira (25 fra tre settimane) che ha un suo appeal e sta dimostrando di possedere qualità non comuni. In casi del genere, tra padre e figlio basta un’occhiata: non c’è fretta. E non ce n’è per Tiago Djaló, portoghese (22) del Lilla, un giovanotto che dell’Italia sa quanto basta, per essere stato nella Primavera del Milan: il Napoli si è mosso con discrezione, lasciando trapelare il proprio interesse. Così, a futura memoria. E poi da Lilla ad Angers è un attimo.


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