Derby di Manchester per Kim: Guardiola può battere lo United

Dall'1 al 15 luglio si attiverà la clausola da 58 milioni per il difensore coreano del Napoli: è sfida tra City e 'Red Devils'
Derby di Manchester per Kim: Guardiola può battere lo United
Antonio Giordano
3 min

Manchester or Manchester, this is the question. E ci vorrà ormai poco, forse niente, e poi si capirà per andare dove deve andare, per dove dovrà andare. La strada è segnata sulle mappe del calciomercato, il volo sarà prenotato e poi dall’Old Trafford al City of Manchester Stadium in fin dei conti è un attimo, è una questione di cuore o anche di soldi, d’una tempistica che spingerà a prendersi a spallate per presentarsi il primo luglio con un mouse a portata di mano: la finestra è aperta, la differenza (a certi livelli minimi) la farà il budget del club acquirente, il Napoli non può opporsi e neppure negoziare e il sì deve arrivare da Kim Min-Jae, che deciderà liberamente, dopo aver ascoltato se stesso.

La Champions League del City

Il City ha appena aggiunto la Champions nella sua bacheca, mica poco come attrazione: l’irruzione insospettabile, inaspettata, ha stravolto l’orizzonte, che sembrava ormai tracciato destinazione United. La differenza, in casi del genere, possono farle le offerte o anche la capacità seduttiva della società, dell’allenatore, dei compagni, delle prospettive: Guardiola è un fattore e il suo calcio sexy ha un valore, che va persino al di là di qualsiasi considerazione economica.

La storia dello United

Ma il Manchester United è la storia e non si discute, basta farsi un giro su Google se proprio non si ha memoria di ciò che ha conquistato. Mica facile scegliere, dinnanzi ad un bivio del genere. Ma una trattativa del genere, com’è ovvio, ha vari interpreti - ci sono i procuratori, ci sono i dirigenti - e una serie di implicazioni tutt’altro che irrilevanti: il Manchester United si è mosso in anticipo, ha cominciato a sondare l’entourage del coreano ben prima che finisse il campionato, ha lecitamente tentato di scorgere i margini di intervento, ha presentato una consistente proposta economica da sette milioni di sterline e non si è (ovviamente) spaventato di dover riconoscere al Napoli 58 milioni di euro. Spiccioli, a certi livelli. Ma chiudere un affare di questa portata non è semplicissimo, ci sono cavilli e ostacoli che finiscono per ritardare le operazioni e consentono eventuali incursioni a sorpresa d’una concorrenza spietata o comunque agguerrita. Soprattutto al cospetto della cessione del club: il freno è stato quello.

Derby di Manchester per Kim: si decide

Il City ha fame di successi, non si è certo saziato con la Champions, ed ha anche bisogno di un difensore che consenta a Guardiola di difendere il Treble: il derby di Manchester è cominciato così l’altro giorno, ha mandato in fibrillazione anche Ten Hag, ha allungato qualche ombra (ma si fa per dire) sul destino di Kim che soltanto il calendario finirà per rimuovere. Il primo luglio, quando tutto potrà accadere alla luce del sole, si avrà certezza dell’indirizzo di casa di Kim: Manchester or Manchester, Old Trafford o City Stadium. In fin dei conti, un giro di pounds, di bonus, di riconoscimenti: cose da ricchi, insomma.


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