Napoli, Gabri Veiga resta in attesa: decide Zielinski

La società cerca soluzioni a centrocampo: se il polacco vola in Arabia, parte l’assalto allo spagnolo
Napoli, Gabri Veiga resta in attesa: decide Zielinski© Getty Images
Antonio Giordano
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NAPOLI - Chi parte, chi resta, chi aspetta, chi sa e persino chi (ancora) non sa: il mercato è un frastuono di voci, sono idee raccolte qua e là, segrete o anche no, e in questo labirinto ci si orienta o ci si può smarrire. Da un po’, Gabri Veiga (21) è diventato ormai l’amabile ossessione del Napoli, una tentazione possente scatenata dalla sua leggerezza nel palleggio, dalla capacità di essere leader tecnico, da un’età che ne garantisce un futuro e però, prima che Adl e il Celta Vigo possano aggiornarsi e provare ad ignorare la clausola da quaranta milioni - ma avvicinandola - bisognerà aspettare Piotr Zielinski (29) e la sua scelta ultima e definitiva: Castel Volturno riapre oggi, appuntamento alle 16 in campo per ricominciare, e quell’uomo che in otto anni si è fatto amare da chiunque - dalla gente e pure dai compagni di squadra - è ad un bivio tormentato.

Napoli, un bivio determinante

Veiga è vicino al Napoli almeno quanto Zielinski lo è all’Al-Ahli, perché la distanza dei due affari è nella testa d’un trequartista che è disposto a tutto, persino a dire di no a trentasei milioni di euro per i prossimi tre anni: Napoli è casa sua e di sua moglie Laura, è un paradiso dal quale è difficile staccarsi, però... Zielinski sa bene che il destino del mercato del Napoli dipende da lui, andare in Arabia consegnerebbe ad Adl un bonifico di trenta milioni di euro che verrebbero girati al Celta Vigo per avere Veiga; rifiutare, invece, lo introdurrebbe ad un braccio di ferro con il «suo» club, rischierebbe di ritrovarsi da separato in casa e quindi fuori rosa, gli rovinerebbe pure il passato. I margini per rinnovare sono ridottissimi, quasi inesistenti, e dunque adesso è il momento di un sì o di un no, con Gabri Veiga che sa di doversene stare con il cellulare in mano, per essere informato: il suo sì al Napoli non basta e neppure la volontà del Celta di accontentarsi d’una manciata di milioni di euro in meno di quanto stabilito per liberarsi. Per il momento, Veiga all’inizio se ne è stato in panchina nella prima di Rafa Benitez contro l’Osasuna, poi è entrato (22' da capitano): in genere, nel pieno di una trattativa, si fa così.

Il Napoli ci prova anche per Koopmeiners

Però il Napoli non ha mai (proprio mai) smesso di pensare a Teun Koopmeiners (25), per il quale si spingerebbe alla «pazzia», sempre che Zielinski saluti: il suo calcio rotondo e preciso, la precisione sulle palle inattive, la spiccata personalità sono stati sufficienti per far prendere una «sbandata» ad Adl e per ribadire a Percassi, in epoca non sospetta, il desiderio di trattare. Il «muro» dell’Atalanta resiste, più passano i giorni e più diventa complicato pensare che la Dea possa fare un passo indietro e privare Gasperini della sua luce a centrocampo: ma se da Bergamo dovessero chiamare, il Napoli saprebbe come rispondere e non perderebbe neanche un secondo per ricominciare a dialogare. Il mercato è una scheggia impazzita, altro c’è sotto (se ne può essere certi, un mister X non si nega a nessuno), ma tra Veiga e Koopmeiners il Napoli vorrebbe risistemare silenziosamente il proprio centrocampo, addobbandolo di nuovo: però, decide Zielinski.


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