Napoli, telefonata De Laurentiis-Pozzo Jr: per Samardzic mancano 2 milioni

Il patron dei campioni d'Italia in carica prova a limare un po’ il prezzo: i dettagli sullo stipendio al giocatore

NAPOLI - Quante volte? Per Quagliarella e anche per Inler, per Zielinski e anche per Allan e per Meret, per Denis, per Zuniga, per quel macro universo che si è spostato, in 20 anni (circa), sulla Udine-Napoli e viceversa. Questa è una storia lunga, cominciata nell’estate del 2004, nella polvere della Fallimentare, quando la famiglia Pozzo sta per acquistare il Napoli: poi arrivò De Laurentiis con un blitz, acquistò il titolo, fondò la Napoli Soccer e la affidò a Pierpaolo Marino, guarda un po’ dg friulano. E gli affari, all’autostrada del mercato, si sono ripetuti, a volte sono saltati (Di Natale, ad esempio) e tra Giampaolo Pozzo e Aurelio De Laurentiis i rapporti sono sempre stati amichevoli, anzi fraterni. Ora che a Udine bisogna interloquire innanzitutto con Gino Pozzo, la questione non è cambiata, e AdL - che sta in Spagna in vacanza - ha chiamato l’erede al trono, non ha avuto bisogno di ricordare il passato, semmai di lanciarsi su Lazar Samardzic (22 a febbraio), il “nuovo” Zielinski o il suo probabile erede. «Parliamone». 


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Napoli, linea diretta con l'Udinese per Samardzic

Aurelio De Laurentiis non delega, con l’Udinese proprio no, ci sono venti anni di sentimenti consolidati, tutto tangibile e dimostrabile andando a metter mano negli archivi del mercato e anche nel bilancio: e poi, in botteghe così costose, è il caso di presentarsi in prima persona, per far valere i rapporti. Samardzic non è una priorità del Napoli, lo diventerà a giugno quando Zielinski saluterà per andarsene, suo malgrado: sarebbe rimasto, certo che sì, ma il rinnovo è rimasto congelato in dinamiche che restano sempre un po’ misteriose. E comunque, tra sei mesi al Napoli servirà un trequartista che sappia essere anche mezzala, un uomo dai piedi di seta come li ha Samardzic, che al Maradona ha segnato un gol stratosferico, proprio per presentarsi in tutto il suo splendore: Aurelio De Laurentiis ha scelto, e dunque ha deciso, ma bisogna limare il prezzo. I ventisette milioni iniziali sono già stati sgrossati un pochino, per ora si è fermi a venticinque - e sarebbero venti più cinque di bonus - che però dalla Spagna si tenta di ridimensionare ulteriormente. Mica facile. 


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Napoli, l'ingaggio di Samardzic: i dettagli

A Samardzic è arrivata l’offerta, simile a quella dell’Inter rifiutata proprio all’ultimo momento dal papà del calciatore, al quale la vicenda dei diritti d’immagine è stata spiegata nel dettaglio in Friuli: il fine dicitore, che viaggia adesso sui 500mila euro, vedrà più che raddoppiato il proprio ingaggio e il suo quinquennale, partendo da 1 milione e quattrocentomila euro, si svilupperà sino ad 1 milione e ottocentomila. Manca un passo, uno scatto, un affondo: cose da Samardzic, insomma. L’Udinese non ha fretta - e si è informata lateralmente su Gaetano - e neanche il Napoli, che però vuole chiuderla: per telefono una stretta di mano non si scambia, ma due paroline che abbiano lo stesso valore ci scappano sempre. Tra amici si usa così. 


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NAPOLI - Quante volte? Per Quagliarella e anche per Inler, per Zielinski e anche per Allan e per Meret, per Denis, per Zuniga, per quel macro universo che si è spostato, in 20 anni (circa), sulla Udine-Napoli e viceversa. Questa è una storia lunga, cominciata nell’estate del 2004, nella polvere della Fallimentare, quando la famiglia Pozzo sta per acquistare il Napoli: poi arrivò De Laurentiis con un blitz, acquistò il titolo, fondò la Napoli Soccer e la affidò a Pierpaolo Marino, guarda un po’ dg friulano. E gli affari, all’autostrada del mercato, si sono ripetuti, a volte sono saltati (Di Natale, ad esempio) e tra Giampaolo Pozzo e Aurelio De Laurentiis i rapporti sono sempre stati amichevoli, anzi fraterni. Ora che a Udine bisogna interloquire innanzitutto con Gino Pozzo, la questione non è cambiata, e AdL - che sta in Spagna in vacanza - ha chiamato l’erede al trono, non ha avuto bisogno di ricordare il passato, semmai di lanciarsi su Lazar Samardzic (22 a febbraio), il “nuovo” Zielinski o il suo probabile erede. «Parliamone». 


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