ROMA - Attesa per metà settimana, la sentenza del Tribunale Nazionale Federale è in via di pubblicazione, ma è già certo che ha condannato il difensore del Genoa e della Nazionale Armando Izzo a 18 mesi di squalifica per doppia omessa denuncia. Uno stop grave, ma che ha salvato dalla preclusione il calciatore napoletano finito al centro di un doppio tentativo di combine di due gare del campionato di serie B 2013-2014, Modena-Avellino (1-0) e Avellino-Reggina (3-0). L’accusa della Procura federale era stata, pertanto, di doppio illecito sportivo nell’ambito dell’inchiesta per calcioscommesse nata da un’indagine della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli che aveva visto coinvolti, inoltre, gli ex giocatori irpini Arini, prosciolto, Millesi, condannnato a 5 anni di squalifica, sanzione che ha trascinato pesantemente anche l’Avellino per la responsabilità oggettiva connessa all'operato del suo ex capitano. Il club irpino viene sanzionato con una penalizzazione di 3 punti in classifica, praticamente più che dimezzata la richiesta avanzata dalla Procura di 7 punti. Prosciolto, invece, il calciatore del Cagliari Fabio Pisacane dall’accusa di omessa denuncia relativamente alla gara Modena-Avellino. Nella vicenda era stato coinvolto anche il presidente del club irpino Walter Taccone che è stato prosciolto.