Oggi sentenza Calciopoli. «Prescrizione per Moggi»
Ecco le richieste del Pg. In giornata la Terza sezione penale del tribunale di Napoli decide
ROMA - È appena iniziata in Cassazione l'udienza del processo Calciopoli davanti ai giudici della Terza sezione penale. Presente in Aula l'ex dirigente juventino Luciano Moggi che ha fatto ricorso contro la condanna a 2 anni e 4 mesi inflittagli nel 2013 dalla Corte d'Appello di Napoli per associazione finalizzata alla frode sportiva. Anche l'ex dirigente bianconero Antonio Giraudo ha fatto ricorso contro la condanna ad un anno e 8 mesi inflittagli dalla Corte d'Appello di Napoli nel 2012. La sentenza dovrebbe essere pronunciata oggi.
PRESCRIVERE - È da anare senza rinvio, per prescrizione, la condanna a due anni e 4 mesi inflitta all'ex dirigente juventino Luciano Moggi per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Lo ha chiesto il pg della Cassazione Gabriele Mazzotta chiedendo inoltre l'anamento senza rinvio per alcune singole imputazioni di frode sportiva con formula "perché il fatto non sussiste". Invece, per quanto riguarda la richiesta di proscioglimento dall'accusa di essere stato il "promotore" dell'associazione, il pg l'ha respinta.
DA DENUNCIARE - Il pg della Cassazione Gabriele Mazzotta ha chiesto la prescrizione delle condanne inflitte ad Andrea e Diego Della Valle, proprietari della Fiorentina, e all'altro coimputato Pucci nell'ambito del processo Calciopoli per due episodi di frode sportiva. Il pg ha respinto la tesi difensiva in base alla quale gli abboccamenti della dirigenza 'violà con il 'sistema' Calciopoli di Luciano Moggi erano finalizzati a "normalizzare i rapporti con i vertici della Lega". Per il pg "la scelta corretta era denunciare i soprusi".
PAPARESTA - È significativo il fatto che l'arbitro Paparesta avrebbe potuto deferire Moggi ma non lo ha fatto e questa omissione arbitrale denota l'esistenza "di un sistema associativo". Lo ha detto il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotti ricordando che per la minaccia a Paparesta Moggi é stato condannato.
DOSSIER CONTRO DELLA VALLE - "È provata l'attività di dossieraggio" da parte del 'sistema Moggi' nei confronti "della parte avversa" al sistema stesso "dei Della Valle ritenuti 'colpevolì" di non voler appoggiare l'elezione di Carraro al vertice della Lega Calcio. Lo ha detto il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotta all'udienza del processo Calciopoli in corso in Cassazione. In base alle accuse ai 21 imputati sarebbero stati alterati "gli esiti delle partire del campionato di calcio 2004-2005".
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di CalciopoliPRESCRIVERE - È da anare senza rinvio, per prescrizione, la condanna a due anni e 4 mesi inflitta all'ex dirigente juventino Luciano Moggi per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Lo ha chiesto il pg della Cassazione Gabriele Mazzotta chiedendo inoltre l'anamento senza rinvio per alcune singole imputazioni di frode sportiva con formula "perché il fatto non sussiste". Invece, per quanto riguarda la richiesta di proscioglimento dall'accusa di essere stato il "promotore" dell'associazione, il pg l'ha respinta.
DA DENUNCIARE - Il pg della Cassazione Gabriele Mazzotta ha chiesto la prescrizione delle condanne inflitte ad Andrea e Diego Della Valle, proprietari della Fiorentina, e all'altro coimputato Pucci nell'ambito del processo Calciopoli per due episodi di frode sportiva. Il pg ha respinto la tesi difensiva in base alla quale gli abboccamenti della dirigenza 'violà con il 'sistema' Calciopoli di Luciano Moggi erano finalizzati a "normalizzare i rapporti con i vertici della Lega". Per il pg "la scelta corretta era denunciare i soprusi".
PAPARESTA - È significativo il fatto che l'arbitro Paparesta avrebbe potuto deferire Moggi ma non lo ha fatto e questa omissione arbitrale denota l'esistenza "di un sistema associativo". Lo ha detto il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotti ricordando che per la minaccia a Paparesta Moggi é stato condannato.
DOSSIER CONTRO DELLA VALLE - "È provata l'attività di dossieraggio" da parte del 'sistema Moggi' nei confronti "della parte avversa" al sistema stesso "dei Della Valle ritenuti 'colpevolì" di non voler appoggiare l'elezione di Carraro al vertice della Lega Calcio. Lo ha detto il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotta all'udienza del processo Calciopoli in corso in Cassazione. In base alle accuse ai 21 imputati sarebbero stati alterati "gli esiti delle partire del campionato di calcio 2004-2005".