Sivasspor, Cofie sfida la Fiorentina: "Rispetto per la Viola, non paura"

L'ex mediano di Genoa e Chievo gioca ormai da quattro anni con i turchi, prossimi avversari negli ottavi di Conference League
Sivasspor, Cofie sfida la Fiorentina: "Rispetto per la Viola, non paura"© ANSA
Andrea Giannattasio
5 min

Un dramma sfiorato. Nella valle del Murdau-Su, nel cuore dell’Anatolia, il grave sisma che ha devastato la parte sud della Turchia al confine con la Siria è stato a malapena avvertito. Anche per questo il Sivasspor è stata tra le formazioni che nell’ultimo weekend ha ripreso a giocare il campionato, uscendo sconfitta per 4-3 contro il Karagumruk di Pirlo. Un ko amaro che tuttavia non ha spento l’entusiasmo dei biancorossi, prossimi avversari della Fiorentina negli ottavi di Conference League e squadra dove da quattro anni gioca anche una vecchia conoscenza del calcio italiano. Isaac Cofie, ex mediano di Genoa e Chievo, è riuscito a ritagliarsi in fretta uno spazio importante nella squadra di Çalimbay e ha le idee chiare su come affrontare i viola nell’andata di dopodomani al Franchi: «Ormai, il Sivasspor è una squadra abbonata all’Europa: da quando sono arrivato l’abbiamo sempre giocata e anche stavolta daremo il massimo», ha spiegato. «Non verremo quindi a Firenze per mangiare la bistecca, come qualcuno può pensare».

Cofie, dalle sue parole traspare buon umore: il dramma del terremoto è alle spalle? 
«No, tutt’altro. Io, grazie a Dio, sto bene ma il sisma è stato devastante. Cercheremo di onorare tutti quelli che hanno perso la vita quando giocheremo, a cominciare dalla gara di giovedì. E un pensiero speciale andrà al mio amico Christian Atsu».

Lo conosceva? 
«Sì, molto bene. Pensi che lo avevo sentito il giorno prima del sisma: nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto poche ore dopo. Ho perso un fratello e provo ancora un dolore immenso».

Cosa ricorda di quel 6 febbraio? 
«Stavo dormendo e per fortuna non ho sentito nulla. Ci sono state, però due scosse: la prima alle 4:30 di notte e l'altra verso le 14. Vivendo al pianterreno non me ne sono accorto mentre i miei compagni che vivono ai piani più alti sono stati svegliati e sono scesi in strada. La nostra città però non ha subìto danni». 

Intanto, siete tornati a giocare dopo un mese: come sta la sua squadra? 
«Abbiamo perso qualcosa sotto l’aspetto fisico, inutile negarlo. Prima dello stop eravamo in un bel momento perché arrivavamo da due vittorie di fila ma già con il Karagumruk si è visto qualche passo indietro». 

Dopo 10 anni in Italia e un blitz in Spagna ha optato per la Turchia: perché? 
«A Sivas c’è poco da fare ma mi trovo bene. Il Sivasspor è una società modello che può vantare uno dei migliori stadi del campionato turco, che si sta affermando come uno dei più in crescita».

Tra due giorni tornerà in Italia: emozionato? 
«Sì, per due motivi: sia perché da quando sono partito non ci ho più messo piede e poi perché avrò l’opportunità di sfidare una big come la Fiorentina, una delle poche a cui ho segnato in Serie A (nel 2013 quando era al Chievo)».

Ha già un’idea di come sarà la gara contro i viola? 
«Molto difficile, perché la Fiorentina ha tanta qualità e da qualche partita ha iniziato anche a giocare bene. Peraltro, ho avuto modo di sfidare Italiano, quando militava nel Padova: con lui c’è tanto rispetto».

Al momento del sorteggio cosa ha pensato? 
«Che tutto avrei voluto fuorché affrontare un’italiana. Però, è successo e dobbiamo accettare il verdetto dell’urna».

Chi le fa paura della Fiorentina? 
«Ho rispetto ma non paura. La Fiorentina è una società importante: ha giocatori che possono cambiare la partita da un momento all’altro. L’ho seguita tanto in questi mesi e dopo un periodo duro mi pare in ripresa grazie in particolare a Bonaventura e Ikoné».

Lei ha giocato anche con Biraghi al Chievo. 
«Sì e ho anche visto il suo bel gol a Verona. Ma secondo me non ha avuto molto fairplay, perché c’era un suo compagno a terra e un calciatore avversario che lo stava soccorrendo. Avrebbe potuto non provare quella giocata. Certo, se l’arbitro ha convalidato il gol, buon per lui (ride)».

Pare che a Sivas, a dispetto di un clima gelido, ci sia un tifo caldissimo. 
«Qui fa molto freddo in questo periodo ma non ci sarà il campo ghiacciato. I nostri tifosi sono molto appassionati, è vero, ma hanno grande rispetto per gli avversari. Spero che i viola vengano qua e si trovino bene. Ma che poi, alla fine, a passare il turno sia il Sivasspor».

 


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