Ovono, che parate nella Guinea Equatoriale
ROMA - Nella Guinea Equatoriale, segnata da una lunga dittatura, non esiste un campionato di calcio a livello professionistico: ecco perché rappresenta un evento la qualificazione della nazionale di Esteban Becker, ct argentino, ai quarti di finale della Coppa d’Africa, un traguardo che era stato già raggiunto a sorpresa nel 2012. La Guinea Equatoriale occupa il 118° posto nel ranking della Fifa e ha fatto il suo debutto il 23 maggio del 1975 in Cina. L’impresa della “nzalang nacional”, la “nazionale del tuono” (come viene soprannominata a quelle latitudini), arriva dopo sette mesi complicati. Lo scorso 3 luglio, infatti, era stata esclusa per motivi regolamentari dalla fase finale della Coppa d’Africa, programmata inizialmente in Marocco, che ha rinunciato più avanti ad organizzare il torneo a causa dei rischi legati alla diffusione del virus Ebola. La Guinea Equatoriale era stata punita dalla Caf (Confederation Africaine de Football) per aver utilizzato un giocatore, Thierry Fidjeu Tazemeta, con passaporto camerunense.
IL RISCATTO - I colpi di scena, comunque, non sono mancati. Il ritiro del Marocco ha aperto la strada al ripescaggio della Guinea Equatoriale. Dopo aver ottenuto, alla metà di novembre, l’ok dalla Caf per ospitare la trentesima edizione della Coppa d’Africa, la Guinea Equatoriale è entrata in azione per attrezzare gli stadi e pianificare il torneo, decidendo di cambiare anche il commissario tecnico. Esteban Becker è stato ingaggiato all’inizio di gennaio al posto del basco Andoni Goikoetxea, l’ex stopper dell’Athletic Bilbao che in un intervento in scivolata ruppe la caviglia a Maradona: era il 24 settembre del 1983 e Diego giocava ancora nel Barcellona. La Guinea Equatoriale (ex colonia spagnola famosa per i pozzi di petrolio, ma dove in molte zone non si trova ancora l’acqua potabile) ha centrato l’obiettivo dei quarti di finale dopo aver vinto (2-0, gol di Balboa su rigore e Iban Salvador) lo scontro diretto con il Gabon, che all’inizio era considerato uno dei due favoriti del gruppo A insieme con il Congo, che si è piazzato al primo posto.
LA SFIDA - Adesso la nazionale di Becker, 50 anni, che lavora da allenatore nella Guinea Equatoriale dal 2003, affronterà il 31 gennaio la Tunisia, guidata in panchina dal belga Georges Leekens e prima nel gruppo B. Becker si è lanciato in questa avventura più tardi dei suoi colleghi, ma è riuscito lo stesso a superare la fase a gironi: una vittoria (Gabon) e due pareggi (Congo e Burkina Faso). Una nazionale formata da diversi giocatori nati all’estero (soprattutto in Spagna, come la mezzala Emilio N’Sue e gli attaccanti Raul Fabiani e Balboa), ma che hanno il doppio passaporto e sono originari della Guinea Equatoriale. Il campionato interno, infatti, offre una scelta molto ridotta. Si chiama “Primera Division de Honor”, è stato fondato nel 1979 e viene diviso in due gironi (”Region Insular” e “Region Continental”). Il club che è ha conquistato il numero maggiore di titoli (quindici) è l’Ela Nguema, maglia gialloblù e sede a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale.
IL PORTIERE - Becker sogna adesso di fermare la Tunisia: tra i punti di forza della sua nazionale c’è il portiere Felipe Ovono, ventuno anni, che gioca in patria nel Deportivo Mongomo e ha subito un gol in tre partite. Ha iniziato la sua carriera nell’Ela Nguema, è alto un metro e 85, è nato il 26 luglio del 1993 a Mongomo e vanta già nove presenze in nazionale. In questa prima parte della Coppa d’Africa ha regalato una serie di brillanti prestazioni: è stato uno dei protagonisti della vittoria per 2-0 sul Gabon, ottenuta all’Estadio de Bata davanti a quasi 40.000 spettatori.
IL MODULO - Il ct Becker si affida al 4-2-3-1. La coppia centrale, in difesa, è composta dallo svincolato Evuy (1985) e da Rui (1985, un contratto con gli scozzesi dell’Hibernian). I due terzini sono Randy (1987, Iraklis) e Sipo (Aek Larnaca). Becker punta sul doppio mediano: accanto a Doualla (1987, The Panters, Guinea Equatoriale) si muove Ivan Zarandona (1980, Hong Kong Rangers). Il centravanti è Raul Fabiani (1984, Olimpic Xativa, serie C spagnola), mentre alle sue spalle - da destra a sinistra - agiscono di solito Balboa (1985, che gioca nell’Estoril, in Portogallo), Nsue (1989, Middlesbrough) e Kike Boula (1993, esterno sinistro del Maiorca B).
