Coppa America: Argentina-Uruguay

Domani a Brasilia (ore 21 locali, sabato ore 2 in Italia) l'ennesima sfida tra Messi contro il duo Suarez-Cavani. Il maestro Tabarez ha già scelto mentre Scaloni deve decidere: 4-3-3 o 3-5-2
Coppa America: Argentina-Uruguay© ansa
di Biagio Angrisani
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ROMA - Quale è il miglior test per comprendere la vera forza di due tra le formazioni più titolate della Coppa America? Facile. Farle affrontare subito e poi più avanti si vedrà. E domani a Brasilia, alle ore 21 locali (sabato ore 2 in Italia) allo stadio Mané Garrincha si confronteranno Argentina e Uruguay, fischia il brasiliano Wilton Sampalo, 39 anni e un paio di incontri diretti in ambito FIFA. Per l'Argentina è il secondo incontro dopo il pari con il Cile, per l'Uruguay è l'esordio nella competizione. Attualmente al comando del girone c'è il Paraguay con tre punti che riposa. L'altro incontro è Bolivia-Cile. L'ultima sfida tra Argentina e Uruguay risale a un anno e mezzo fa, un'amichevole terminata 2-2: in gol Cavani, Aguero, Suarez e Messi.

Ultima Coppa America per Suarez e Cavani

I due attaccanti uruguaiani hanno entrambi trentaquattro anni e hanno annunciato che questa sarà la loro ultima Coppa America. Luis Suarez lo ha detto a chiare lettere: «Bisogna confrontarsi anche con la carta d’identità», però il maestro Tabarez confida nella loro forza d’urto benché stagionata. Il ct della Celeste intenzionato a schierare un 4-4-2 con Fernando Muslera tra i pali, difesa con Caceres, Godin, Gimanez e Viña. Una mediana composta da Giovanni Gonzalez, Torreira,  Bentancur e De la Cruz. In avanti i citati  Luis Suarez ed Edinson Cavani.

I dubbi di Scaloni: 4-3-3 o 3-5-2

Rosarino come Messi, il ct dell’Albiceleste Lionel Sebastian Scaloni ancora non ha deciso se optare per il 4-3-3 oppure affrontare la Celeste con un più accorto 5-3-2. La partita d’esordio pareggiata contro il Cile non è stata brillantissima. Messi è apparso volenteroso e ben inspirato ma Nicolas Gonzales e il Toro Lautaro hanno mandato alle ortiche occasioni pregevoli. Qualora optasse per il 4-3-3, in porta c’è Emiliano Martinez (è strana la poca considerazione di Juan Musso), in difesa Montiel, Romero (o Martinez Quarta), Otamendi e Tagliafico, a centrocampo De Paul, Paredes e Lo Celso, in attacco Messi, Lautaro Martinez e Nicolas Gonzalez (oppure Di Maria). Invece con il 5-3-2 davanti a Martinez giocherebbero Montiel, Otamendi, Romero, Lisandro Martinez e Acuña. Identica la mediana, mentre in attacco il duo è Messi-Lautaro.


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