Coppa Italia, Juventus-Inter 3-0: Morata e Dybala stendono i nerazzurri

La doppietta dello spagnolo e la rete della 'Joya' regalano alla Juventus la semifinale di andata e la vittoria consecutiva numero 14 tra Serie A e Coppa Italia: proteste durante la prima frazione per un rigore non concesso ai bianconeri (braccio di Medel). La squadra di Mancini resta in 10 per il doppio giallo a Murillo
Coppa Italia, Juventus-Inter 3-0: Morata e Dybala stendono i nerazzurri© LaPresse
Adriano Lo Monaco
4 min

TORINO - Non c’è storia nella semifinale di andata di Coppa Italia. La Juventus annulla l’Inter con un secco 3-0, ritrovando Morata – questa sera autore di una doppietta – e festeggiando ancora una volta l’ennesima rete di Dybala. Polemiche durante la prima frazione di gioco per un rigore non concesso ai ragazzi di Allegri: braccio di Medel sulla conclusione di Cuadrado. La squadra di Mancini resta in dieci per il doppio giallo a Murillo a venti minuti dalla fine. Il ritorno, al Meazza, è in programma il 2 marzo.

LE SCELTE - Forfait dell’ultima ora per i bianconeri. Sturaro, vittima di un attacco influenzale, non è della partita ed è rimpiazzato da Asamoah. Dybala si accomoda in panchina, davanti la coppia è formata da Mandzukic e Morata. C’è Caceres nella linea a tre di difesa insieme a Bonucci e Chiellini, questa sera in veste di capitano. Neto è il portiere di coppa. Mancini si affida al 4-3-3, il tridente è composto da Biabiany, Jovetic e Ljajic: Icardi è fuori. Chance per Kondogbia in mediana, con Nagatomo – a un passo dal rinnovo – che presidia l’out basso di sinistra.

NOTTE DI RIGORI - Juventus-Inter non è mai una sfida qualunque. Lo si capisce sin dalle prime battute, quando – dopo le due occasioni nerazzurre capitate sui piedi di Medel e Felipe Melo – la palla di Cuadrado al quarto d’ora viene stoppata dal braccio del jolly cileno: via alle proteste, ma niente. Tagliavento è irremovibile nella sua decisione, non è calcio di rigore.

In seguito la porta di Handanovic è messa in allarme dalla conclusione dello stesso Cuadrado, che si spegne al di là del palo sinistro. Il colombiano è ancora il protagonista dell’azione che porta al vantaggio dei compagni di squadra: il ‘dai e vai’ con Morata si completa con il fallo da parte di Murillo e stavolta il direttore di gara non ha dubbi: giallo per il connazionale e penalty.

Morata - freddissimo nell’esecuzione - sposta il risultato sull’1-0 (36’), piazzandola sotto la traversa e tornando al gol quasi quattro mesi dopo l’ultimo, siglato nella sfida casalinga di campionato contro il Bologna, lo scorso 4 ottobre.

SEMPRE DYBALA - A inizio ripresa il vigoroso giro palla nerazzurro non trova vie di fuga verso la zona calda degli avversari, Jovetic – questa sera da prima punta, considerata la permanenza in panchina di Maurito – è isolato e la difesa di Allegri è didascalica nel chiudere ogni pertugio. Morata fa tutto in una notte, decidendo di farsi ripagare dopo le ultime prestazioni al di sotto delle aspettative. Ricevuto l’assist involontario dal fischiatissimo Felipe Melo, lo spagnolo si rende protagonista di un missile che non lascia scampo al pur sempre ottimo Handanovic, regalando il 2-0 alla Juventus (63’). Il match, per i ragazzi di Allegri, è adesso in discesa anche perché Murillo si becca il secondo giallo per l’entrata su Cuadrado, la cui velocità è sicuramente un fattore.

E pensare che poco prima l’ex centrale del Granada aveva avuto l’opportunità di accorciare le distanze, con un bel colpo di testa poi bloccato da Neto. Mancini reputa i tempi ormai maturi per inserire Icardi e lo stesso fa il collega, gettando Dybala in mezzo all’entusiasmo dello Stadium. Il 3-0 è mancato da Morata, ma non dalla ‘Joya’, sempre più mattatore della stagione bianconera (rete numero quindici): il colpo da biliardo dell’ex palermitano passa in mezzo alle gambe di Handanovic e chiude la straordinaria serata della Juventus.

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