Huijsen distrutto dopo il derby, ma i compagni e Mourinho lo consolano così

Il giovane olandese in panchina fissa il vuoto, i compagni provano a tirarlo su: il futuro, ovunque sarà, è dalla sua parte
Huijsen distrutto dopo il derby, ma i compagni e Mourinho lo consolano così© BARTOLETTI
Chiara Zucchelli
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Quando si è accomodato in panchina Dean Huijsen era la faccia della gioventù tradita. Da se stessa e forse anche da chi, magari, avrebbe potuto rimediare al suo errore. Il giovane olandese, che una settimana fa era una riserva della Juventus in attesa di andare a fare esperienza a Frosinone, dopo aver ben figurato contro l'Atalanta si è ritrovato titolare in uno dei derby più sentiti degli ultimi anni. E non lo ha neppure giocato male, se non. fosse per quel fallo ingenuo che è costato alla Roma rigore e, quindi, partita. E, quindi di nuovo, qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Quando ha capito che Orsato, richiamato dal Var, avrebbe fischiato il rigore ha scosso a lungo la testa e ci è voluto un abbraccio sostenuto di Kristensen e Mancini per svegliarsi. Stessa cosa quando ha lasciato il campo, sostituito.

Huijsen, cosa è successo a fine partita

Si è seduto in panchina, le telecamere lo hanno inquadrato, mentre fissava il vuoto. A fine partita, con gli occhi lucidi, è andato con i compagni a ringraziare i tifosi e avrà sicuramente sentito i fischi della curva. Per la partita, per la delusione, per tutti e quindi anche per lui. Ma non esattamente per lui. Se c'è una cosa che i tifosi della Roma fanno è quella di prendersi sulle spalle chi sbaglia in campo, soprattutto se è un ragazzino che deve ancora compiere 19 anni. Dean Huijsen è nato il 14 aprile 2005, due giorni dopo la Roma veniva sconfitta in casa dalla Reggina nell'anno dei quattro allenatori e della serie B sfiorata. Questo per dire che, in questo stadio, di momenti difficili ce ne sono stati e altri ce ne saranno. Però poi il sole, in qualche modo, torna a splendere in futuro. E Huijsen, indipendentemente da dove sarà tra qualche mese, il futuro se lo può prendere. Glielo hanno dimostrato i compagni, consolandolo, e glielo ha dimostrato soprattutto José Mourinho parlando in sala stampa: "E' un bambino fantastico dal punto di vista umano e calcistico, ma ha 55' di serie A. Se gioca contro gente furba può succedere quello che è successo. Ma è un bambino top che avrà un futuro top".


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