BORDEAUX (Francia) - Li battiamo, di poco, ma li battiamo. Non è una previsione, è una certezza. Matematica. Certo, non aspettatevi un risultato esagerato, un punteggio da leggenda. Scarto minimo, solo 8,611.... chilometri. Però, anche in questo, l’Italia è avanti alla Germania, come se non bastasse la Storia, quella che ci vede mai sconfitti contro i tedeschi quando si giocano i grandi appuntamenti (Mondiali o Europei). L’Italia è una squadra che corre. Tanto, tantissimo. Prima che arrivassero gli scontri ad eliminazione diretta, e con loro i supplementari, eravamo la Nazionale che deteneva il record di chilometri percorsi in una partita, quella contro il Belgio (quasi 120 in totale). abbiamo sempre corso più dei nostri avversari, anche nella sconfitta contro l’Irlanda del Nord. La Germania, invece, usa i chilometri in maniera diversa. In due partite su quattro ha corso meno dei suoi avversari. Battendo l’Ucraina e pareggiando con la Polonia. Significa solo una cosa, che il nostro ct saprà da tempo: loro, invece delle gambe, fanno viaggiare il pallone.
RECORD - Corre, l’Italia, ma questo già si sapeva. Ha però corso tantissimo. E’ come se gli azzurri, in un’ideale staffetta, avessero raggiunto a piedi, partendo da Roma, Parma, Bari, Sestri Levante. O avessero fatto andata e ritorno con Napoli. Ben 455 chilometri percorsi in quattro partite, significa una media di 113.764 metri a gara. Fate gli scongiuri, ma proviamo a fare una proiezione. Tenendo questa media, e tornando a Saint-Denis il 10 luglio, arriveremmo quasi a 800 chilometri percorsi in un mese di Europeo. Insomma, non basterebbe il confine del Brennero, gli azzurri potrebbero sconfinare in Austria e farsi un giretto di un’ottantina di chilometri anche lì per (ri)metterli insieme tutti quanti.
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